«Noi ci siamo indeboliti, ma era giusto così. Il Genoa ha lavorato in prospettiva, la società ha guardato al futuro sia per i giovani che abbiamo sia per quelli che sono in prestito che possono venire buoni per le prossime stagioni». Lo ha dichiarato ieri al Signorini di Pegli il centrocampista Ivan Juric. Nessuna preoccupazione però per i risultati non esaltanti delle prime amichevoli di stagione. «Mi aspettavo di peggio - ha detto -, abbiamo giocato male cinque-dieci minuti col Nizza, può succedere. Però è ancora presto, bisogna lavorare e dobbiamo continuare a lavorare in questo modo, cè tempo ancora perché il campionato inizierà più avanti». Juric ha anche parlato di Rubinho: «Mi spiace molto che vada via. Rubinho è stato tre anni a Genova ed è diventato un grande portiere».
Già, Rubinho. La porta del Genoa si colora d'azzurro. Dal Palermo arriva infatti il secondo portiere della Nazionale, Marco Amelia, mentre nel capoluogo siciliano approda il brasiliano. Ieri le due società hanno trovato l'accordo per uno scambio alla pari dei loro portieri. Considerando che Rubinho tra dodici mesi andava in scadenza di contratto e che Amelia l'anno scorso era stato pagato 7,5 milioni dal Palermo, il Genoa ha fatto un affare. Rubinho, che proprio ieri ha compiuto 26 anni, firmerà un contratto quadriennale e lo stesso farà Amelia una volta espletate le visite mediche nella giornata odierna. Ma grazie a una deroga del Palermo, ieri il vice di Buffon si è già allenato a Pegli coi compagni ed è stato preso in consegna dal preparatore dei portieri. Alla fine sono contenti tutti: Rubinho che aveva chiesto al Genoa un aumento dell'ingaggio (da 300mila euro a un milione) e verrà accontentato dal Palermo; Amelia che voleva cambiare aria non andando d'accordo con Zenga. E le due società che hanno risolto la grana portiere prima di'inizio campionato.
Nato a Frascati 27 anni fa, Amelia è cresciuto nelle giovanili della Roma, prima di approdare nel 2001 a Livorno in serie C. La stagione successiva si mette in luce nel campionato cadetto con 35 presenze con Donadoni. L'esordio in A avviene a Lecce il 31 agosto 2003, a gennaio passa al Parma dove è chiuso da Frey. Il Livorno lo acquista nel 2004: 130 partite in quattro anni. Nel 2005 è secondo nella graduatoria dei migliori portieri italiani. L'anno dopo è il terzo portiere della Nazionale vincitrice del Mondiale in Germania. Sempre nel 2006 fa il suo esordio in Coppa Uefa. Il 2 novembre lascia il segno nella sfida col Partizan Belgrado firmando il gol del pareggio (1-1). Nel 2008 si trasferisce al Palermo. Per lui una stagione in chiaro scuro caratterizzata dal ballottaggio con Fontana. Si toglie però lo sfizio di parare un rigore a Ronaldinho nella gara casalinga col Milan. L'esordio con la maglia azzurra risale al 16 novembre 2005: Italia - Costa d'Avorio a Ginevra. È stato titolare inamovibile dell'Under 21 di Claudio Gentile con la quale ha vinto gli Europei del 2004 in Germania, meritando il titolo di Cavaliere della Repubblica. Bronzo ad Atene nello stesso anno. Zamparini lo ha salutato a modo suo: «Amelia voleva andar via, ce lo aveva detto e fatto capire. Ha avuto un atteggiamento da bambino viziato e allora abbiamo deciso di cederlo».
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