Rumore, denunce cresciute del 307% Assoedilizia: «Modificare la viabilità»

Alessandro Ruta

Che Milano sia tutt’altro che silenziosa è risaputo. Persino l’Organizzazione mondiale della sanità ha assegnato al capoluogo meneghino il poco invidiabile primato di «città più rumorosa d’Italia». Ma che le denunce per eccessivo rumore siano aumentate del 307 per cento tra il luglio 2003 e il giugno 2004, questo è un segnale chiaro. L’allarme viene da una relazione di Assoedilizia, che ricorda come il fastidio sia percepito soprattutto d’estate, quando le finestre rimangono necessariamente aperte per via del caldo. E gli appartamenti diventano, di conseguenza, come gli uffici postali nell’ora di punta.
Il principale responsabile del rumore metropolitano resta il traffico stradale, seguito dal frastuono delle fabbriche, delle discoteche e dei loro frequentatori. Denunce, ma anche proposte di risoluzione del problema. Assoedilizia suggerisce di introdurre alcune misure applicabili immediatamente o, al massimo, nel medio-breve periodo. Si tratta di introdurre profonde variazioni nell’intero sistema della mobilità sulla base del principio che «il rumore va eliminato alla radice, là dove viene prodotto». Senza costringere i milanesi a ricostruire le loro case -spendendo anche cifre consistenti- per renderle fortezze insonorizzate.
Basterebbe una maggior severità nei controlli da parte della vigilanza urbana nella lotta ai fracassoni, alle sirene antifurto impazzite o contro l’uso smodato dei clacson. Magari senza arrivare alla decisione del sindaco di New York, Michael Bloomberg, che ha iniziato a punire con multe fino a 25 mila dollari persino chi si azzarda a cantare per strada in orari poco consoni. Non c’è bisogno, comunque, di spingersi troppo lontano per trovare qualche spunto.

A Modena, tanto per citare un Comune italiano dove la battaglia contro l’inquinamento acustico è stata portata avanti con successo, hanno costruito barriere fonoassorbenti lungo i punti più rumorosi della città e diminuito i limiti di rumorosità per mezzi pesanti, autobus, motocicli e autoveicoli. Risultato? Rumore diminuito del 50 per cento.

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