É stato consigliere comunale dal 1993 al 1997, assessore al Territorio della giunta Albertini nei cinque anni successivi, Maurizio Lupi si prepara a occupare la poltrona del sindaco a Palazzo Marino? Lui per ora glissa, il presidente del Senato e «colonnello» di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa invece apre il toto nomi lanciando la candidatura. Ieri durante il primo evento pubblico del presidente di Noi Moderati-Centro Popolare con le deputate Mariastella Gelmini, Mara Carfagna e Giusy Versace dall'addio a Carlo Calenda e Azione, apre i giochi. «Caro Lupi, tu che sei milanese hai una grande responsabilità, nel partito e a Milano. Ne parleremo con calma ma a buon intenditor..». La Russa ricorda che Beppe Sala a fine mandato nel 2027 «non potrà ricandidarsi, il terzo mandato non c'è e l'alternativa è la sinistra: qualunque scelta farà, peggiorerà ancora» la situazione. Riconosce «se non altro» che Sala «ha tentato di mettere un velo, rappresentato dal suo essere uomo di centro, sopra un'accozzaglia di posizioni politiche spostate a sinistra». Quindi, «c'è bisogno di riflettere bene insieme su cosa fare in vista del voto, e lo farò anche e soprattutto con Maurizio. Dobbiamo scegliere insieme come fronteggiare una Milano che anche alle Europee si è dimostrata difficile per il centrodestra in termini di voti». Lupi non si espone: «Il metodo è quello indicato da La Russa, le candidature si decidono insieme e lo faremo nei prossimi mesi, presto perchè ci vuole tempo per preparare una proposta di governo credibile anche per la città di Milano. Mi fa piacere ovviamente la stima nei miei confronti ma vedremo che cosa accadrà».
La Russa ha dato uno scossone al dibattito, nel centrodestra e pure a sinistra. Lupi era già finito nel toto nomi 3 anni fa. Il coordinatore di Forza Italia Alessandro Sorte ha «apprezzato le parole con le quali La Russa ha impresso un' accelerata sul tema della scelta - afferma -, anche Fi, 15 giorni fa, aveva avanzato la necessità di fare in fretta. Se la proposta di FdI è Lupi senz'altro rappresenterebbe una candidatura solida e apprezzabile. Come centrodestra riteniamo opportuno confrontarci quanto prima nelle sedi opportune, nelle quali Forza Italia non farà a meno di avanzare la sua proposta». Tra i nomi in circolazione, l'ex rettore del Politecnico Ferruccio Resta, la presidente di Assimpredil Regina De Albertis.
Il capogruppo del Pd in Regione Pierfrancesco Majorino scrive sui social: «La Russa ha nei fatti lanciato Lupi. Importante ciellino di destra, è la sintesi perfetta del sistema di potere Formigoni/Moratti che ha governato dalle nostre parti fino al 2011. Uomo scaltro per un po' dirà che si vedrà, poi aprirà la partita e sarà una partita vera. Il centrosinistra dovrà immaginare la Milano futura con grandi ambizioni. E la partecipazione delle persone, al di là di chi sarà la candidatura che verrà presentata da noi "democratici e progressisti", sarà ciò che farà la differenza». Pressing sulle primarie.
All'evento dei centristi Gelmini e Carfagna
hanno rimarcato che il loro «obiettivo è rafforzare la quarta gamba del centrodestra, costruire la casa dei moderati, popolari, riformisti, e deve essere aperta a tutti quelli che condividono i nostri valori». Anche a Milano.
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