In Russia chi vota per Putin vince buoni, auto e ginecologi

Urologi a disposizione e show sulla neve: per spingere la gente ai seggi le tentano tutte Ma chi non sceglie lo «zar» rischia il posto

nostro inviato a Mosca

Può la presenza di un ginecologo al seggio indurre gli elettori a votare? In Russia sì. A Omsk ne sono convinti e infatti, domani in occasione delle elezioni per il rinnovo della Duma, i cittadini troveranno tanti medici, tra cui anche degli urologi, che evidentemente da quelle parti sono rari. Depositata la scheda ognuno avrà la possibilità di sottoporsi a una visita specialistica. Gratis naturalmente. E non è l'unica anomalia di una giornata elettorale che si annuncia costellata di iniziative singolari. Putin ha bisogno che il probabile trionfo del suo Partito, Russia Unita, venga suffragato da un'elevata partecipazione alle urne, superiore perlomeno al 55,75% registrato nel 2003. E si prodiga affinché ciò avvenga. Con le buone e con le cattive: sui tavoli delle poche organizzazioni indipendenti si accumulano le denunce subite dagli elettori in queste ore. Alcune innocenti, altre pesanti: minacce, intimidazioni, brogli. È una Russia in chiaroscuro, che fa sorridere e rabbrividire in un giorno, quello elettorale, che tradizionalmente è festoso. Sin dai tempi dell'Urss i seggi non sono anonimi come in Occidente, ma allietati da banchetti che vendono salame, formaggio, cioccolato e caviale rosso, naturalmente a prezzi di favore. Talvolta c'è anche un'orchestrina, per la felicità dei più anziani. Ma quest'anno lo zar Vladimir ha dato ordine di esagerare e lontano da Mosca le autorità locali hanno dato sfogo alla fantasia. Altro che panini e musichette, si annunciano ricchi premi e cotillon; come a Novgorod dove ogni cittadino che compierà il proprio dovere riceverà un omaggio e potrà partecipare all'estrazione di un'auto nuova. Nella regione del Volga saranno a disposizione degli psicologi, mentre Kemerovo ha mobilitato i barbieri, che però, - secondo quanto scrive il quotidiano Trud - proporranno solo due tagli: alla punk o a zero, stile carcerato. Chissà, forse è un presagio sul futuro di questo Paese. Le autorità del Bashkorstan distribuiranno buoni spendibili in tutti i negozi locali; quelle di Norilsk giocano la carta hollywoodiana e annunciano uno show sulla neve, riservato a chi dimostrerà di aver votato.
Insomma, divertimento assicurato. Per alcuni. Per altri, invece, il clima sarà cupo. Anzi, lo è già ora. L'organizzazione non governativa di osservatori indipendenti Golos segnala un inconsueto aumento delle richieste di voto per corrispondenza, talmente vertiginoso che alcune regioni hanno dovuto stampare in tutta fretta migliaia di formulari in più. E il motivo di tale anomala frenesia è facilmente intuibile: questo è il broglio più comune, poiché impedisce alla commissione elettorale di verificare l'identità del cittadino.
Un'altra Ngo, la Protezione dei diritti elettorali, ha ricevuto oltre quindicimila segnalazioni di pressioni indebite. E per rendersi conto di cosa stia avvenendo basta leggere le testimonianze pubblicate dai bloggers su uno dei siti più popolari, Diario di vita. «Mia moglie è tornata a casa sotto choc - racconta un uomo da Yekaterinburg - i suoi capi l'hanno convocata e le hanno imposto di trascorrere tutta la giornata di domenica al seggio, da dove dovrà chiamare amici e conoscenti e verificare che tutti gli operai della fabbrica vadano a votare. Ha cercato di opporsi, ma loro l'hanno minacciata: se non obbedisci, lunedì ti licenziamo». Anche molti studenti sono stati avvicinati: «Un funzionario dell'Università Oriol mi ha detto: o voti Russia unita o perderai il posto al dormitorio», ha raccontato un ragazzo iscritto alla facoltà di giornalismo. Un'insegnante ha avuto l'imprudenza di dire che non condivideva le idee del partito putiniano e il preside l'ha avvertita: «O cambi idea o te la faremo pagare». Nella cittadina di Buryata medici, docenti e infermiere sono stati convocati al Dipartimento della cultura.

«Ci hanno chiuso in una stanza come ostaggi poi ci hanno compilare un foglio con nome, cognome e numero di passaporto e la promessa di votare per Russia Unita», scrive Anastasya. Anche a Buryata sono previste festicciole ai seggi, ma lei, come migliaia di russi, di brindare non ha affatto voglia.
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