Salerno, romeno accecato dalla gelosia uccide la moglie e il figlio di undici anni

Costel Tudor, muratore di trentacinque anni, era convinto che la moglie lo tradisse. La scorsa notte, al termine di un violento litigio, ha ucciso a martellate la donna e poi ha strangolato il figlio

Salerno, romeno accecato dalla gelosia  
uccide la moglie e il figlio di undici anni

Salerno - Era convinto che la moglie lo tradisse con un altro uomo. E così, accecato dalla gelosia, la notte scorsa, al culmine di un furibondo litigio, un uomo romeno che viveva in provincia di Salerno ha impugnato un grosso martello e si avventato contro la donna colpendola ripetutamente fino a fracassarle il cranio. Successivamente ha strangolato il figlio di undici anni, accorso in cucina, richiamato dalle urla e dal gran trambusto. La tragedia è avvenuta in pochi minuti nell’abitazione del centro storico di Buccino, comune dell’entroterra a sud di Salerno, dove da quattro anni, da quando dalla Romania erano giunti in Italia alla ricerca di una tranquillità economica, viveva la famiglia Tudor. Lui, Costel, trentacinque anni, muratore, dipendente di una ditta edile della zona, non aveva mai fatto parlare si se.

Carla Radu, coetanea del marito, lavorava saltuariamente in una industria conserviera della zona industriale della cittadina salernitana. Il piccolo Raimond Ionit, undici anni, è morto solo perchè si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato. Il padre lo ha strangolato e poi pare lo abbia condotto in camera da letto. La coppia aveva anche un’altra figlia di quindici anni, che ieri sera era uscita con le amiche. Quando, nel cuore della notte, ha fatto rientro a casa ha visto davanti alla propria abitazione le automobili dei carabinieri, le ambulanze. Qualcuno le ha dato la notizia. Ora è sotto shock, a casa di amici. Costel Tudor dopo aver ucciso moglie e figlio è rimasto per circa due ore a vegliare i corpi. Forse a meditare anche il suicidio. Poi, però, ha chiamato un vicino, che a sua volta ha chiesto l’intervento dei carabinieri. Al loro arrivo i militari hanno trovato il corpo della donna in una pozza di sangue. Il volto era irriconoscibile. In una cameretta adagiato su un lettino il piccolo Raimond. Costel Tudor sospettava da tempo che la moglie avesse allacciato una relazione. Ieri sera, roso dal tarlo della gelosia, ha vagato a lungo per il paese, pare che lo abbia fatto assieme al figlioletto. Una volta rincasato è iniziata la discussione con la moglie. "Dimmi se mi tradisci. Con chi? Chi è?" avrebbe ripetuto più volte, fino a quando i toni sono diventati sempre più accesi. Poi, ha impugnato una "mazzetta", un martello molto grosso che utilizzano i muratori, avventandosi contro la donna e colpendola ripetutamente al cranio. Successivamente, ancora in preda al raptus omicida, ha trovato sulla sua strada il figlioletto. Gli ha stretto le mani alla gola, e lo ha soffocato.

Ora Costel Tudor è chiuso nel carcere di Salerno con l’accusa di duplice omicidio. I due corpi sono stati portati nell’obitorio dell’ospedale di Eboli. Nelle prossime ore il pm Vincenzo Senatore, della Procura di Salerno, disporrà gli esami autoptici.

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