Ozono, dalla stratosfera un aiuto per la salute

Cos'è l'ozonoterapia e quando può essere di aiuto per alleviare il dolore

Ozono, dalla stratosfera un aiuto per la salute

Ozono? Per una volta proviamo a parlarne bene e dimentichiamoci del celebre buco responsabile dei tanti danni al nostro Pianeta. Questo gas naturale, infatti, ha parecchi lati positivi da essere utilizzato perfino in medicina.

Da dove arriva?

Si crea nell'atmosfera quando i raggi del sole dividono le molecole di ossigeno in singoli atomi (la stessa azione è provocata dai fulmini). Questi atomi si combinano poi con le altre molecole di ossigeno (O2) e formano una nuova molecola di tre atomi di ossigeno (O3), chiamata ozono.
Gran parte dell'ozono terrestre è contenuto nella stratosfera, lo strato di atmosfera che si trova a 10–40 chilometri sopra la Terra. E che diventa quindi una barriera protettiva in grado di difenderci dagli effetti dannosi del sole. Infatti, dopo aver assorbito le radiazioni ultraviolette, l'ozono si scinde, ritornando ossigeno. Si può dire dunque che il sole crei l'ozono per proteggerci dai suoi stessi effetti negativi.

Un gas versatile

L'ozono è un potente sterilizzante disponibile in natura: agisce su batteri, virus e funghi. In medicina (ozonoterapia) è impiegato in diverse patologie, per la sua funzione antalgica è considerato un supporto nelle patologie della colonna vertebrale, come ernie e protrusioni discali, cervicalgia o sciatalgia. Per questo motivo, ad applicare l'ozono tramite infiltrazioni sono perlopiù medici specializzati in ortopedia, reumatologia, fisiatria. Sul sito della Sioot, Società scientifica di ozonoterapia, è possibile scoprire la versatilità del gas, usato in odontoiatria, veterinaria, agricoltura, zootecnia, cosmesi oltre che per le sanificazioni. Sempre sul sito della Sioot si trova l’elenco dei centri che applicano l’ozonoterapia in ogni regione.

L'ozono ha anche un'azione anti virale?

Durante la pandemia in 15 ospedali italiani è stata affiancato l'ozonoterapia ai farmaci per curare il Covid-19. I professori della Sioot hanno presentato i dati alla camera dei deputati italiani, nel giugno 2020.
È stata riscontrata una riduzione del rischio di morte per Covid-19 dell'85% dopo soli 4/5 trattamenti di ozono in aggiunta ai farmaci (ossia nell'arco di 10/12 giorni).

L'ozono riduce la replicazione virale, evita quindi la replicazione del virus nell'organismo. Contribuisce quindi a rendere il virus inattivo e non pericoloso. Facciamo subito un esempio nel caso del Covid-19. Come è ben noto, lo strato esterno o pericapside del virus Sars Cov2 è formato da lipidi (grassi) e glicoproteine. Una di queste, la Spike si lega al sito recettoriale ACE2 attaccando la cellula bersaglio,mediante fusione con la membrana e relativa penetrazione attraverso gli endosomi. Ciò permette la replicazione virale. I coronavirus, tuttavia, sono ricchi di cisteina (un aminoacido) anche nella Spike e proprio per questo sono vulnerabili all'ossidazione e rappresentano un bersaglio ideale per l'ozono. Byron e Murray hanno evidenziato riduzioni dell'infettività virale a seguito di perossidazione lipidica del capside, causata,appunto, dall'ozono. Questo processo impedisce l'attacco del virus al recettore cellulare e quindi la sua replicazione. Cliccate qui a pagina 27.

Una cascata di benefici

L'ozono inoltre svolge un'azione immuno-modulante, migliorando le difese immunitarie. Migliora il microcircocircolo, aumentando lo stato di benessere di tutti i tessuti. Incrementa l'ossigenazione dei tessuti e il ringiovanimento cellulare. Aumenta l'attività mitocondriale, favorisce la rigenerazione dell'organismo. Svolge un'azione antiedemigena, riduce la presenza di liquidi che impediscono gli scambi gassosi tra i vasi sanguigni e le cellule. Svolge un'azione di riperfusione vascolare, migliora la fluidità del sangue e favorisce la microcircolazione.

Gli studi hanno evidenziato, al termine della reinfuzione di sangue ozonizzato un aumento dell'ossigenazione rappresentato da una maggiore concentrazione di emoglobina ossigenata e da valori costanti di emoglobina non ossigenata. Tutto ciò concorre a riportare alla normalità i valori di saturazione del paziente in cura con conseguente miglioramento delle condizioni generali di salute.

Segnaliamo, inoltre, una ricerca su 100 pazienti affetti dai classici sintomi del Long Covid o sindrome da affaticamento post Covid.

L'ozonoterapia può essere inoltre utilizzata come terapia adiuvante delle otiti di origine batterica e fungina. Altrettanto efficace si è dimostrata nel trattamento di malattie della pelle, specie se causate da patogeni che hanno sviluppato resistenza nei confronti dell'approccio terapeutico classico. Indicata anche nel caso di dermatite micotica perchè inibisce la crescita dei dermatofiti.

Un'ultima curiosità: l'ozono è sempre

più spesso impiegato come disinfettante e nella sanificazione degli ambienti. Non lascia residui chimici, anche perchè è un gas instabile con la proprietà di decadere e tornare a essere semplice ossigeno in soli 40 minuti.

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