C’è un morbo che minaccia l’Europa. Si chiama "peste suina africana" e, secondo quanto afferma il ministro dell’Agricoltura Centinaio, mette a rischio "il comparto suinicolo con conseguenze devastanti quanto a mortalità e morbilità".
In un question time alla Camera, il ministro della Lega ha risposto all’interrogazione presentata dal deputato Golinelli (Lega) e ha annunciato di voler "costituire un tavolo tecnico per gestire l'emergenza". Per affrontare la peste suina africana verranno coinvolti anche i ministeri dell'Ambiente e della Salute, così da coinvolgere tutti i dicasteri interessati da quello che può diventare "uno dei maggiori rischi sanitari" per il comparto suinicolo. Settore economico che in Italia interessa migliaia di persone con un made in Italy da difendere a tutti i costi.
Nei giorni scorsi era stato il Commissario europeo per l’Agricoltura, Phil Hogan, a lanciare il primo allarme sulla peste suina esplosa in nove Paesi dell’Unione Europea. "La questione deve essere affrontata più seriamente", ha detto Hogan a margine del vertice del Consiglio informale agricoltura che si è volto in Austria.
La malattia arriva dall’Europa orientale e non tutti gli Stati interessati sono riusciti a frenarne la diffusione. "Non ci stiamo riuscendo del tutto - ha spiegato il commissario - abbiamo bisogno della cooperazione di tutti gli Stati membri, c'è un limite a ciò che la Commissione può fare".
La peste suina ha già provocato l’abbattimento di 90mila maiali in Romania, ma ad essere interessati sono anche Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Bulgaria e Repubblica ceca. Ultimamente l’epidemia ha scalfito anche il Belgio e subito sono scattati i controlli in Francia, Lussemburgo e Germania. "Abbiamo già nove Stati membri colpiti ed è chiaramente una situazione molto seria", ha affermato il commissario Ue. "La Commissione è disposta a fornire assistenza tecnica e mezzi finanziari a tutti i partner della comunità per cercare di contenere la diffusione”.
La peste suina africana è provocata da un virus della famiglia Asfaviridae e colpisce suini, cinghiali e suidi selvatici. In Italia è arrivata per la prima volta nel 1967, soprattutto in Sardegna dove è attiva dal 1978. Come scrive l’Ats sardo, "la peste suina africana è una malattia altamente contagiosa e ad esito per lo più infausto, caratterizzata da lesioni emorragiche della cute e dei parenchimi”.
Non esiste un vaccino. "L'attività infettante – si legge - persiste 18 mesi a temperatura ambiente e fino a 7 anni a 4°C". Il problema, comunque, non riguarda l’uomo, visto che la malattia non si trasmette agli esseri umani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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