Le donne positive al Covid-19 possono allattare con tranquillità i propri figli.
A rassicurare le neo mamme e tutte le donne in gravidanza è un evento organizzato dall’UENPS (Union of the european neonatal and perinatal societies) con IPoKRaTES, la Società italiana di neonatologia che ha visto la partecipazione on line dei migliori esperti di neonatologia e ginecologia di tutto il mondo. L’obiettivo principale è stato quello di ribadire le linee guida per proteggere nel migliore dei modi sia madre che figlio facendo maggiore chiarezza.
Durante l’evento si è ricordato che la gravidanza non rappresenta un fattore di rischio per l'infezione. Se una donna in gravidanza è positiva può partorire senza particolari complicazioni. Quindi non è assolutamente necessario sottoporsi ad un parto cesareo. La trasmissione tra madre e figlio risulta piuttosto rara durante i nove mesi della gravidanza. Il solo rischio è che il nascituro possa essere prematuro.
Dopo la nascita in caso di positività non bisogna allontanare il piccolo dalla mamma che può allattare. È ciò che si è deciso nel nostro Paese. Invece negli Stati Uniti è inizialmente prevalsa la linea della separatezza. Studi accurati hanno dimostrato che il latte materno non è in grado di trasmettere il virus, non bisognerebbe rinunciare a questa possibilità. Di fatti il latte materno è in grado di rafforzare le difese immunitarie del bambino. I bambini nutriti con latte materno si ammalano generalmente meno La protezione non riguarda soltanto le malattie infettive.
I bambini allattati al seno, infatti, sono meno esposti anche al diabete e ad alcuni tipi di tumore. Soffrono meno di obesità. Anche le mamme ricevono dei benefici dall’allattamento al seno. Rischiano di meno di ammalarsi di tumore all’ovaio e al seno. Durante la menopausa riscontrano meno complicanze.
Non ci sono dubbi. La comunità scientifica è a favore dell’allattamento al seno. Naturalmente alla mamma è chiesto di seguire delle specifiche accortezze. Le principali indicazioni sono di indossare la mascherina e di lavare le mani accuratamente e con maggiore frequenza. Solo nel caso in cui la donna stia veramente male, ossia abbia la febbre alta e serie difficoltà respiratorie, si potrebbe optare per la separatezza. In questo caso la neomamma non avrebbe la forza per prendersi cura del suo bambino.
Nel frattempo il bambino andrebbe nutrito sempre con il latte materno, raccolto a mano o con il tiralatte elettrico. In questo modo si stimola comunque la produzione dell'alimento e si nutre il neonato nel modo più indicato, in attesa di capire quando la mamma sarà in grado di ricongiungersi col suo bambino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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