Sempre più giovani si ritrovano deboli e vulnerabili tra le lenzuola: "In Italia registriamo un aumento dei casi di disfunzione erettile nella fascia dei 20-30enni, con una crescita nell'ordine del 10-12%. Quello che un tempo era un problema maschile tipico della cinquantenni e sessantenni si sta allargando a nuove categorie e l'età di tante diagnosi si abbassa". A dirlo è Vincenzo Mirone, segretario generale della Società italiana di urologia.
"Sappiamo bene quanto per le nuove generazioni la sessualità sia molto spesso un nodo non risolto in famiglia e a scuola", osserva l'urologo. Una vulnerabilità che può spingere a cercare conforto "nelle sostanze da abuso: alcol, cocaina, droghe leggere o sintetiche aumentano l'eccitazione - ribadisce - ma riducono la potenza sessuale e possono innescare una disfunzione erettile precoce".
"Riconoscere questi nuovi malati - raccomanda l'esperto - è ancora più importante per strapparli dalle trappole della Rete dove cresce il commercio di falsi farmaci online, e dello spaccio fuori dalle discoteche dove il traffico di pillole dell'amore "tarocche" alimenta un giro d'affari ormai superiore a quello della cocaina, secondo dati Nas che contiamo di presentare al più presto".
Lo specialista ricorda infine come la disfunzione
erettile rappresenti "una faccia della sindrome metabolica, quella che insieme a ipertensione e diabete si lega più a doppio filo con il pericolo di scivolare nel tunnel della depressione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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