Caduta dei capelli, consigli dopo i 40 anni

La caduta dei capelli è fisiologica e aumenta con l'arrivo dell'autunno, ma alcuni fattori possono influire peggiorando la situazione, soprattutto dopo i 40

Caduta dei capelli, consigli dopo i 40 anni

La caduta dei capelli è una condizione fisiologica che colpisce uomini e donne: in autunno si palesa in modo molto più evidente e fastidioso. Se durante la primavera si può notare un aumento della crescita della chioma, necessaria per proteggere la cute durante l'estate e l'esposizione solare, in autunno avviene il procedimento opposto. Seguendo la stagionalità, la capigliatura si sfoltisce perdendo i capelli in eccesso sfibrati dal sole e dall'estate, un procedimento più che naturale che potrebbe aumentare con l'avanzare dell'età. La caduta è un evento soggettivo: c'è chi può vantare un ricambio biennale e chi un appuntamento annuale, oppure anche due o tre volte durante lo stesso anno. Non sempre è il sintomo di qualche problematica in corso, ma in alcuni casi è bene osservare la tipologia di caduta e la sua frequenza.

Se la perdita di capelli appare persistente e giornaliera, è bene chiedere consiglio a un esperto. Nelle donne, superati i 40 anni, la situazione potrebbe presentarsi in modo più incisivo con un impatto destabilizzante sull'autostima personale. Ad agire negativamente sulla durata della chioma possono interferire molti fattori come un'alimentazione sregolata, l'inquinamento ambientale, le cattive abitudini, quindi stress e tensioni, problemi ormonali, ma anche l'assunzione di medicine, interventi chirurgici e anestesie. Conservare una chioma sana, folta e morbida è l'obiettivo di tutti, sia per una questione psicologica che di estetica personale. Ovviamente il trascorrere del tempo agisce non solo sul corpo, sugli organi e sulla pelle, ma anche sui capelli e sulla salute del follicolo pilifero.

La capigliatura imbianca gradualmente, il capello appare meno tonico e vitale e il ricambio potrebbe non esserre assicurato. Per questo è indispensabile osservare lo stato di salute della capigliatura e intercettare i segnali, seguendo qualche consiglio.

  • Quantità: se la caduta dei capelli è corposa ma la ricrescita può contare su un quantitativo simile non c'è da preoccuparsi, questo è la conferma della piena salute dei capelli ancora in grado di rigenerarsi e ricrescere. Giornalmente si possono perdere dai 60 ai 100 capelli senza che questo risulti allarmante, in particolare durante il periodo autunnale;
  • Peso: un aumento del grasso su fianchi e sul ventre può incidere sul funzionamento dei recettori di insulina e degli estrogeni, presenti in zona. I secondi vengono sopraffatti dai primi provocando la sindrome da insulino-resistenza e l'iperandrogenismo, la componente maschile incide di più favorendo la caduta dei capelli;
  • Dieta: al contempo una dieta drastica e troppo restrittiva favorisce lo sviluppo di carenze nutritive, con conseguenze per il corpo che appare più fragile e affaticato;
  • Post parto: se la gravidanza dona capelli morbidi e setosi, la fase del post parto coincide con una caduta copisa, che può aumentare con l'allattamento sviluppando stempiature mirate. Nulla di cui allarmarsi, la situazione si stabilizzerà con il passare del tempo;
  • Tiroide: importante monitorare lo stato di salute della tiroide, lo sviluppo dell'ipertiroidismo o dell’ipotiroidismo porta alla caduta dei capelli, alla screpolatura della cute e amolte altre problematiche;
  • Menopausa: il periodo che precede la menopausa è sicuramente molto delicato, il flusso mestruale risulta più irregolare e spesso abbondante anche a causa della presenza di fibromi. La perdita di sangue può agevolare una carenza di ferro, importante per il benessere e l'ossigenazione del sangue, ma anche della cute con conseguenze dirette per i capelli;
  • Ormoni: l'equilibrio oromonale è molto importante, per questo motivo la fase inziale della menopausa va monitorata accuratamente in modo da colmare gli squilibri garantendo energia al corpo e alla capigliatura;
  • Alimentazione: la salute parte dalla tavola e dall'assunzione di alimenti in grado di fornire vitamine, sali minerali, grassi sani, proteine utili per la rigenerazione delle cellule;
  • Integratori: per aumentare il benessere si può ricorrere al supporto di integratori mirati, che garantiscono proprietà nutritive e sostanze che il corpo non produce autonomamente. Dosaggi e prodotti devono essere prescritti solo dal medico;
  • Controlli: quando la caduta dei capelli è sospetta è importante effettuare qualche esame di controllo, come esami del sangue specifici e tricologici per determianre lo stato di salute del capello stesso. Indispensabile rivolgersi ad esperti di settore, in grado di sondare la problematica nel modo più consono.
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