Contro i problemi della iper sudorazione la tossina botulinica

Michele Vanossi

L'eccessiva sudorazione è un problema. Chiamata anche iperidrosi è un processo naturale di termoregolazione che serve a smaltire l'eccesso di calore del corpo e a eliminare le tossine. Se ne distinguono due tipologie: focale e generalizzata. La prima coinvolge aree ben distinte del corpo (ascelle, piedi, mani, collo, viso, ecc.) ed è generalmente causata dall'attività motoria, dal clima o anche da stress motivo-emozionali (ansia); la seconda riguarda l'intero corpo ed è correlata a specifiche malattie (ipertiroidismo e diabete, menopausa) oppure è dovuta all'assunzione di determinati farmaci.

I trattamenti specifici per combattere l'iperidrosi focale sono vari. Il più comune è l'utilizzo di deodoranti a base di cloruro di alluminio o di nuovi ritrovati reperibili sia nelle farmacie sia nella grande distribuzione. Per sconfiggere in modo più radicale questo processo che, nei casi più gravi si trasforma in patologia, si va dall'asporto chirurgico delle ghiandole sudoripare ascellari, o di alcune fibre nervose tramite simpaticectomia. «Sono veri interventi e possono dare controindicazioni - spiega il dottor Giacomo Urtis (giacomourtis@drurtisclinic.) -: personalmente suggerisco terapie meno invasive, quali il Laser per iperidrosi ascellare (distrugge le ghiandole sudoripare mediante impulsi veicolati da una sottilissima fibra ottica inserita attraverso microincisioni sotto la cute ascellare), o il trattamento con tossina botulinica di Tipo A». Non invasivo e non definitivo (dura 9-12 mesi) è richiestissimo per l'iperidrosi ascellare, palmare e plantare. Si effettua ambulatorialmente (in 10'), senza anestesia, iniettando sottocute attraverso aghi sottilissimi gocce di tossina botulinica.

Occasionalmente potrebbe comparire un livido che scompare dopo pochi giorni. Sconsigliato in gravidanza, allattamento, in caso di miastenia (malattia neurologica) o sindrome di Eaton-Lambert (patologia autoimmunitaria).

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