Il diabete è una patologia metabolica caratterizzata da iperglicemia, ovvero un eccesso di glucosio nel sangue. Negli ultimi 30 anni la sua diffusione è aumentata in maniera esponenziale e, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo ne soffrirebbero circa 346 milioni di persone. Più dell'80% dei decessi correlati a questa malattia avvengono in Paesi a basso e medio reddito.
Ad essere colpiti dal diabete sono soprattutto gli adulti e il rischio di svilupparlo cresce considerevolmente nella fascia d'età compresa fra i 35 e i 40 anni. L'iperglicemia può dipendere da due alterazioni che, nella maggior parte dei casi, agiscono in sincronia:
- Resistenza atipica dei tessuti all'azione dell'insulina
- Progressivo e inarrestabile declino della capacità delle isole di Langerhans di produrre insulina.
Le cause del diabete
Secondo gli sudiosi il diabete è l'esito della combinazione di una serie di fattori genetici e ambientali. I primi forniscono una certa predisposizione a sviluppare il disturbo. I secondi, a loro volta, vanno a concretizzare tale predisposizione. Tra questi figurano:
- L'obesità: l'incremento del peso corporeo si traduce in un aumento della sintesi dei trigliceridi che, essendo in eccesso, vanno ad accumularsi nelle cellule pancreatiche, rendendo così le stesse meno funzionali
- La dieta ricca di zuccheri semplici: in un soggetto predisposto l'assunzione di troppi zuccheri limita la capacità delle cellule beta del pancreas di produrre insulina
- I livelli di colesterolo HDL uguali o inferiori a 35 mg/ml
- I livelli di trigliceridi uguali o superiori a 250 mg/ml
- L'età avanzata
- L'ipertensione
- La sedentarietà.
I sintomi più comuni del diabete
A differenza del diabete di tipo 1, la sintomatologia di quello di tipo 2 esordisce molto lentamente e per manifestarsi può impiegare anche anni. In alcuni pazienti i segni clinici possono essere molto lievi, dunque difficilmente inquadrabili in una diagnosi precisa. I sintomi più comuni includono:
- Astenia, ovvero stanchezza ricorrente
- Poliuria, cioè necessità di urinare spesso
- Polidipsia, ossia intenso senso di sete
- Polifagia, ovvero forte appetito
- Cefalea
- Tendenza a sviluppare infezioni
- Visione offuscata.
Purtroppo le complicanze sia acute che a lungo termine del diabete sono frequenti. Tra le prime la più significativa è il cosiddetto coma non chetosico, una condizione grave e spesso fatale. Le seconde, invece, consistono in alterazioni a carico dei grossi vasi sanguigni arteriosi e dei capillari. Ne derivano diversi disturbi, come le malattie cardiovascolari, la cataratta, la nefropatia e l'ulcera diabetica.
I sintomi meno comuni del diabete
Non tutti coloro a cui viene diagnosticato il diabete manifestano la sintomatologia classica che abbiamo elencato nel paragrafo precedente.
Esistono, infatti, sintomi meno comuni apparentemente innocui o riconducibili ad altre problematiche. In realtà la loro persistenza deve sempre destare sospetto e va quindi indagata in maniera approfondita. Attenzione a:- prurito diffuso: quando i livelli del glucosio sono in picchiata, la pelle può risentirne ed irritarsi. In particolare il prurito è avvertito a livello di mani, braccia, gambe e piedi;
- russamento: secondo la scienza questo disturbo predisporrebbe alla comparsa del diabete. Infatti nei soggetti che ne soffrono l'entrata dell'ossigeno nei polmoni è ostacolata. Di conseguenza, la catena metabolica del glucosio si interrompe e i livelli di quest'ultimo possono crescere nel tempo;
- forfora e cuoio capelluto secco: l'organismo cerca di contrastare l'iperglicemia eliminando l'eccesso di zuccheri attraverso le urine. Questo meccanismo naurale, a volte, può dar luogo a disidratazione di diverse aree del corpo, soprattutto del cuoio capelluto. La secchezza si concretizza con la comparsa di abbondante forfora;
- problemi di udito: livelli molto elevati di glucosio possono danneggiare e alterare il funzionamento dei nervi e dei vasi sanguigni dell'orecchio interno. Il paziente accusa allora ipoacusia.
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