Continuano ad aumentare i casi di sifilide in Europa, soprattutto tra gli uomini adulti. Nel 2014 ne sono stati segnalati 24.541 in 29 paesi europei, raggiungendo un tasso di 5,1 casi ogni 100 mila abitanti. È quanto emerge dall'ultimo rapporto dal Centro europeo di controllo delle malattie (Ecdc), che segnala come l'Italia sia invece in controtendenza. Mentre cala nelle donne, la sifilide si diffonde sempre di più negli uomini, dove il tasso è sei volte maggiore rispetto a quello femminile e la maggior parte dei casi è in adulti (il 30% ha più di 45 anni). La fascia d'età più giovane, tra i 15 e 24 anni, raccoglie infatti solo il 13% dei casi. Secondo il rapporto Ecdc, quasi i due terzi dei casi (63%) sono stati registrati tra uomini che hanno avuto rapporti omosessuali. In molti paesi la diffusione della malattia ha subito un'impennata tra il 2010 e 2014, con un raddoppio dei casi in Belgio, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Portogallo e Regno Unito.
L'Italia invece è in controtendenza: dal 2010 ha registrato un calo importante dei casi, soprattutto dopo il picco (1236) del 2013, arrivando a 388 nel 2014 e segnando così il tasso europeo più basso in assoluto, con 0,6 casi ogni 100mila abitanti. L'aumento generale è da collegare, secondo l'Ecdc, al cambiamento nei comportamenti sessuali degli omosessuali, oltre ad una maggiore rilevazione dei casi, grazie al fatto che più persone sieropositive si sottopongono al test.
Per prevenire nuovi casi e ridurre il rischio di complicazioni è essenziale, oltre a promuovere comportamenti sessuali responsabili e ad aumentare i test nei gruppi a rischio, anche ricorrere ad approcci nuovi, come il coinvolgimento di social media e app di incontri nelle campagne di prevenzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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