Un uomo residente a Cigole, nel Bresciano, è morto per le complicanze insorte dopo aver contratto il virus del West nile (da cui la malattia Febbre del Nilo). Lo rende noto l'Ats Brescia precisando che i casi di West nile finora individuati nel proprio territorio sono tre, tra cui: il paziente deceduto; una donna ricoverata con febbre ma in procinto di essere dimessa nella stessa giornata di oggi e un terzo paziente, al quale è stata rilevata la positività alla febbre del Nilo nel corso dello screening effettuato prima di una donazione di sangue.
Cos'è la Febbre del Nilo
La West Nile Disease (WND) è una malattia infettiva di origine virale non contagiosa, trasmessa dai cosiddetti "insetti vettori". L'uomo può essere infettato mediante la puntura di zanzare (chiaramente infette) che, a loro volta, hanno contratto il virus da uccelli "in fase viremica", vale a dire, quando l'agente patogeno è presente nel sangue circolante. Generalmente si trasmette nelle popolazioni di uccelli selvatici. Il trasferimento del virus all'uomo può avvenire solo in determinate condizioni ambientali/climatiche.
Quali sono i sintomi
È bene precisare che la maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani o nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.
Prevenzione e guarigione
Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Il consiglio degli esperti è quello di proteggersi, per quanto possibile, dalle punture di zanzare. Pertanto è consigliabile proteggersi usando repellenti, fissando le zanzariere alla finestre e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto. È beneAd ogni modo, nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana.
I casi attuali
Dall'inizio di giugno fino allo scorso 9 agosto sono stati segnalati 144 contagi, 50 in più rispetto a 7 giorni fa con un aumento del 53%.
Tre i morti nell'ultima settimana, che portano il bilancio dall'inizio della stagione a 10 decessi: 6 in Veneto, 2 in Piemonte, 1 in Lombardia e 1 in Emilia-Romagna. Sono i dati salienti contenuti nel report della Sorveglianza su West Nile e Usutu virus realizzata dall'Istituto Superiore di Sanità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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