L’Herpes, è una malattia infettiva causata dal virus herpes simplex (HSV), che dà vita a due tipi di infezioni molto frequenti. L'Herpes Simplex Virus 1 (HSV 1) è il virus del cosiddetto Herpes labiale, chiamato anche "febbre delle labbra", ed è un'infezione che si manifesta con piccole vescicole biancastre o rosse piene di siero, localizzate prevalentemente sulle labbra e occasionalmente nella bocca e nell'occhio. Si tratta di un disturbo completamente diverso dalle afte, che al contrario non sono contagiose. L'Herpes Simplex Virus 2 (HSV 2) è invece un virus a trasmissione sessuale, e l'infezione prende il nome di Herpes Genitale. Il contagio avviene attraverso il contatto dei genitali e si manifesta con vescicole diffuse nell'area.
Oltre a questi due, vanno aggiunti anche il Virus Varicella zoster (HZVV), responsabile della varicella e dell'herpes zoster (il cosidetto sfogo di Sant'Antonio) e l' Epstein-Barr virus (EBV), responsabile della mononucleosi infettiva. Non esiste una cura definitiva per eliminare questo virus dall’organismo, dopo il primo contagio rimane per tutta la vita comparendo più o meno frequentemente. Sono invece disponibili farmaci antivirali in grado di accelerare il processo di guarigione, e prevenirne la comparsa. La manifestazione erpetica può comparire ciclicamente, con periodi di malattia attiva, seguiti da periodi asintomatici, in base a vari fattori di stress sia fisici che psicologici. Il primo episodio di comparsa è spesso il più grave.
Si tratta di un'infezione molto comune, presente in quasi il 50% della popolazione occidentale. Dai dati elaborati dall’OMS, in collaborazione con l’università di Bristol, è emerso che l’herpes labiale interessa circa 3,7 miliardi di persone al mondo, al di sotto dei 50 anni. Il motivo per cui questa infezione virale è così diffusa, è che spesso non ci si accorge di essere infetti e per questo il rischio di trasmettere il virus a soggetti sani è molto elevato.
Herpes, come avviene il contagio
Il virus herpes simplex è quindi molto contagioso e si trasmette per contatto diretto fra persone, tramite le lesioni erpetiche o più raramente attraverso la saliva di portatori sani. La trasmissione avviene principalmente per contatto diretto con la mucosa infetta, e il soggetto risulta più contagioso nel periodo in cui compaiono le vescicole. È anche possibile che la trasmissione avvenga anche nei giorni prima della comparsa.
È importante ricordare che esiste anche la possibilità di andare incontro ad un autocontagio, cioè contagiare altre parti del proprio corpo, come il naso, l’occhio o i genitali. È bene quindi non toccare le vescicole e lavarsi spesso le mani sia prima che dopo aver toccato oggetti condivisi e cibo. È anche possibile, anche se meno comune, la trasmissione con lenzuola, federe, asciugamani, bicchieri o posate.
A favorirne le recidive possono essere anche traumi del nervo del trigemino o interventi odontoiatrici, ad esempio dopo una cura canalare o interventi invasivi, ma anche procedure estetiche come laser o filler.
Cosa lo scatena
Una volta che si è stati contagiati dal virus, questo trova rifugio a livello dei gangli nervosi della pelle, per riattivarsi periodicamente manifestandosi sotto forma di vescicole. Una riacutizzazione può essere scatenata o favorita da:
- raffreddore, influenza
- stress fisico o psicologico,
- stanchezza,
- trauma sulla zona interessata dall’infezione,
- mestruazioni o altre fluttuazioni ormonali,
- esposizione al sole o al vento,
- calo delle difese immunitarie.
In tutte quelle condizioni di indebolimento del sistema immunitario (AIDS, chemioterapia)
I sintomi
L’infezione da HSV-1 è spesso asintomatica, la maggior parte degli adulti sono infatti portatori di anticorpi senza aver avuto episodi evidenti della patologia. Nei casi sintomatici, i sintomi dell'infezione si presentano con:
- Vescicole rosse, ripiene di liquido limpido.
- Dolore e bruciore nelle zone in cui sono presenti le vescicole.
- Prurito e momentanea perdita della sensibilià.
Le vescicole possono scoppiare, esponendo la pelle al rischio di ulteriori infezioni. A distanza di alcuni giorni dall'infezione, possono formarsi piccole croste umide che poi si induriscono. Le croste si staccano facendo sanguinare la pelle fino a che non si rinnova il tessuto cutaneo.
Nella fase successiva alla comparsa dell’herpes alcuni soggetti sperimentano sintomi di una sindrome para-influenzale come:
- Febbre
- Dolori muscolari
- Mal di testa
- Malessere generale
- Linfonodi gonfi
Le fasi herpetiche
Come anticipato sono essenzialmente quattro:
- Fase prodromica, precedente alla manifestazione delle vescicole, caratterizzata da una sensazione di tensione, formicolio o prurito in corrispondenza della zona cutanea colpita.
- Fase delle vescicole, che possono diventare grandi dai 2 ai 5 mm, e sono piene di liquido.
- Fase ulcerosa, in cui le vescicole tendono a scoppiare lasciando fuoriuscire il liquido infetto contenuto al loro interno, e andando a formare un'unica ulcera che può creare difficoltà nel compiere azioni quotidiane, come bere e lavarsi i denti. Il liquido che fuoriesce è ancora molto contagioso.
- Fase della crosta dura, a cui si associa prurito e secchezza, che può spesso causare piccole ferite sanguinanti. Al di sotto del nuovo strato superficiale, comincia a rigenerarsi la pelle. In questa fase il soggetto non è più contagioso.
Herpes, l'evoluzione della malattia
In genere l’evoluzione si completa in 7-10 giorni, in assenza di trattamento, senza lasciare cicatrici. Talvolta persiste una macchia rossastra, che si attenua con il passare del tempo. L’infezione da HSV-2 (quella genitale) ha un tempo di guarigione leggermente più lungo e la lesione può essere più accentuata soprattutto per il sesso femminile. L’applicazione topica di creme antivirali ai primissimi sintomi, può accelerare il decorso.
Herpes, come prevenirlo
La prevenzione delle infezioni virali si attua osservando le principali norme igieniche come lavare spesso le mani. Bisogna fare estrema attenzione quando si toccano altre parti del corpo più a rischio di infezione, come i genitali, evitando subito dopo il contatto con occhi e naso. Molto utili possono essere i prodotti che aumentano la difesa immunitaria.
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