Ipertensione arteriosa, aglio e vitamina C i migliori alleati

Sono 15milioni gli italiani che soffrono di ipertensione arteriosa, ma solo la metà di questi ne è consapevole. Non è sempre facile stabilire quali sono i valori ideali, poiché la pressione subisce delle variazioni legate all'età, al peso corporeo, al sesso, all'etnia. In linea generale si ritiene ottimale in un adulto una pressione sistolica (massima) contenuta tra i 115-130 mmHg e una diastolica (minima) tra i 75-85 mmHg. Si parla di ipertensione quando la sistolica supera i 140 mmHg e la diastolica, invece, i 90 mmHg. Una buona notizia per tutti gli ipertesi giunge da uno studio condotto da alcuni scienziati della Cornell University di New York e pubblicato sulla rivista Nutrition Research. I ricercatori, coordinati da Adam Mousa, hanno scoperto che aglio e agrumi sarebbero in grado di combattere la pressione alta in modo sicuro ed efficace e ad un costo nettamente inferiore rispetto a quello dei farmaci antipertensivi.

Gli studiosi hanno reclutato 6 persone con valori pressori moderatamente elevati (140/90 mmHg) a cui è stato assegnato un trattamento placebo per 10 giorni. Successivamente, per altri 10 giorni, i soggetti hanno assunto vitamina C. Sempre dopo 10 giorni è stata la volta di compresse di aglio e, infine, gli interessati sono stati sottoposti ad una terapia che prevedeva una combinazione di questi due rimedi naturali. È emerso che la sola vitamina C non possiede alcun effetto ipotensivo, a differenza dell'aglio che ristabilisce i valori medi a 120/80 mmHg. Nello specifico si è osservato che:

- La produzione di ossido nitrico endoteliale è aumentata del 200%;

- La pressione sistolica in media è scesa da 142mmHg a 115mmHg;

- La pressione diastolica in media è diminuita da 92 mmHg a 77mmHg.

Nonostante gli studiosi si dimostrino cauti circa i risultati ottenuti, essi avanzano una teoria secondo la quale l'unione di questi

due rimedi naturali sarebbe efficace poiché l'aglio permetterebbe il rilascio di ossido nitrico all'interno dei vasi sanguigni. La vitamina C, a sua volta, eliminerebbe i radicali liberi.