Si stima che ne siano interessati 3-5 individui ogni 10mila soggetti, senza notevoli differenze tra uomini e donne. Nonostante inizi a manifestarsi intorno ai 15 anni, la diagnosi è tardiva. Infatti, viene spesso scambiata per svogliatezza o cattive abitudini dell'adolescente. La narcolessia è una malattia cronica neurologica caratterizzata da improvvisi attacchi di sonno durante il giorno. Tali episodi si verificano anche quando il paziente è attivo e sta compiendo azioni come mangiare, lavorare o dialogare. Il narcolettico, a causa di un'alterata alternanza tra la fase REM e NON-REM, soffre di disturbi notturni del sonno, si sente perennemente stanco, talvolta sperimenta allucinazioni e non è raro che perda il controllo dei propri muscoli. Come già accennato, del sonno si distinguono due fasi che si susseguono l'un l'altra per diverse volte: la fase NON-REM e quella REM. Quest'ultima, dall'acronimo inglese 'Rapid Eye Movement' (rapido movimento oculare) è la cosiddetta 'fase agitata'. Infatti durante la stessa, aumenta il battito cardiaco, la frequenza respiratoria e si sogna.
Non è nota la causa della narcolessia. È stato però notato che molti pazienti presentano livelli di ipocretina (o orexina), ovvero un neurotrasmettitore chimico, ridotti. Sembra dunque che, quando ci sono quantità ridotte di ipocretina, il soggetto passa alla fase REM senza rispettare il completamento della fase NON-REM. Secondo alcuni ricercatori, ciò è l'esito di una reazione autoimmune provocata da un virus o da un batterio. Tuttavia altri studi hanno focalizzato l'attenzione su un differente fattore di rischio, l'ereditarietà. 2 narcolettici su 100, infatti, hanno un familiare stretto affetto dalla patologia. Infine nel 2009 si è osservato un incremento dei casi di narcolessia tra i bambini residenti in Finlandia che erano stati sottoposti a un nuovo vaccino contro l'influenza suina, il Pandemrix. Le indagini a riguardo sono tutt'ora in corso.
La cosiddetta 'tetrade della narcolessia' è caratterizzata dai sintomi più importanti: eccessiva sonnolenza diurna e attacchi di sonno improvvisi, cataplessia, allucinazioni ipnagogiche e paralisi del sonno. Altre manifestazioni quali comportamento automatico e sonno notturno disturbato, variano da individuo a individuo per severità e modalità di comparsa. La sonnolenza sopraggiunge in modo inaspettato. In seguito all'episodio, il paziente narcolettico si sente riposato, ma è questa una sensazione passeggera. Il malato, infatti, si riaddormenterà dopo un po'. Circa 7 soggetti su 10 soffrono di cataplessia, una perdita improvvisa dei muscoli del corpo. Espressioni tipiche della stessa includono: ciondolio del capo, visione offuscata, parlata confusa, caduta a terra.
Spesso la cataplessia è preceduta da emozioni forti come rabbia, sorpresa o paura. La durata di un attacco, che può essere scambiato per una crisi epilettica, è variabile nella durata (da pochi secondi a qualche minuto) e nel numero.
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