Nel nostro corpo umano abiterebbero almeno 5mila specie diverse di batteri e virus. E noi fino a poco tempo fa ne conoscevamo solo il 23%, all'incirca 1,500. Alcune però sono distribuite a seconda dei Paesi, più o meno industrializzati. Il dato ultimo è stato reso possibile grazie a una ricerca italiana condotta dal gruppo di bioinformatica dell’Università di Trento, e pubblicata sulla rivista Cell. Coautori e coordinatori dello studio sono Nicola Segata ed Edoardo Pasolli. Sono stati presi in considerazione circa 10mila campioni di batteri provenienti dai vari continenti e custoditi in banche dati pubbliche. In questo modo gli esperti sono quindi riusciti a catalogare più di 150mila genomi batterici.
Così facendo, il team di ricerca ha notato che alcune specie batteriche esistono prevalentemente in Paesi come quelli africani e sudamericani. Risulterebbero invece quasi inesistenti in popolazioni maggiormente industrializzate e sviluppate economicamente. Gli studiosi non escludono che questo possa avvenire in base ai diversi stili di vita adottati, alle diete certo non simili e all’uso o meno di antibiotici. In seguito si potrà anche cercare di capire come mai certe malattie, come quelle autoimmuni, il diabete o le patologie oncologiche stiano aumentando. La ricerca interessa lo studio del microbioma umano, la totalità cioè dei batteri presenti nell'organismo, ed è quindi molto importante per la nostra salute.
Ancor più interessante sarà prendere in considerazione tutti quei batteri che abitano il nostro intestino e che rafforzano il sistema immunitario, creando una specie di barriera che blocca i microrganismi nocivi per il nostro corpo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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