Obesità, ecco perché cenare tardi non è salutare

Consumare il pasto serale troppo tardi ha effetti deleteri sugli ormoni che regolano l'appetito, la leptina e la grelina

Obesità, ecco perché cenare tardi non è salutare

Solo negli Stati Uniti l'obesità affligge il 42% della popolazione adulta. Questa condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo contribuisce all'insorgenza di malattie croniche, tra cui il diabete, i disturbi cardiovascolari e varie tipologie di tumori. Diverse ricerche, seppur in maniera incompleta, hanno analizzato gli effetti simultanei del consumare la cena a tarda ora sui tre principali attori nella regolazione del peso corporeo e quindi del rischio di obesità: regolazione dell'apporto calorico, numero di calorie bruciate e cambiamenti molecolari nel tessuto adiposo. Ora gli scienziati del Brigham and Women's Hospital hanno scoperto che il momento in cui si mangia influisce significativamente sul dispendio energetico, sull'appetito e sui percorsi molecolari nel tessudo adiposo. Lo studio è stato pubblicato su Cell Metabolism.

Il team è giunto alla conclusione che cenare tardi (quattro ore dopo l'orario abituale) fa una differenza significativa per i livelli della fame, per il modo in cui si bruciano le calorie e per la modalità con la quale si immagazzina il grasso. All'indagine hanno partecipato 16 pazienti con un indice di massa corporea compreso nell'intervallo fra sovrappeso e obesità. Ciascun individuo ha completato due protocolli di laboratorio. Il primo protocollo prevedeva un programma di pasti anticipati rispetto all'orario solito. Il secondo protocollo, invece, contemplava gli stessi pasti consumati in un orario posticipato.

Nelle settimane precedenti all'esperimento, i soggetti hanno seguito diete identiche e rispettato programmi fissi di sonno e veglia. In laboratorio agli stessi sono stati prelevati campioni di sangue e sono stati misurati il dispendio energetico e la temperatura corporea. Inoltre è stato chiesto loro di documentare in maniera regolare l'appetito e la fame. Al fine di comprendere la relazione tra il tempo della cena e l'immagazinamento del grasso corporeo, gli studiosi hanno raccolto biopsie di tessuto adiposo da un sottogruppo di partecipanti di entrambi i protocolli.

Obesità, cosa succede quando si cena tardi

Dai risultati è emerso che cenare tardi ha effetti marcati sulla fame e sugli ormoni che regolano l'appetito, la leptina e la grelina. In particolare i livelli di leptina, ormone che segnala la sazietà, sono diminuiti nelle 24 ore successive. Non mangiare presto ha altresì comportato un rallentamento nel consumo delle calorie, un aumento dell'adipogenesi e una diminuzione della lipolisi, tutte condizioni che promuovono la crescita del grasso e che predispongono all'obesità.

I ricercatori ora vogliono condurre altri studi per approfondire questa relazione e per ampliare i risultati ottenuti con l'aggiunta di altri parametri, quali l'attività fisica, la postura, il sonno e l'esposizione alla luce.

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