L’omeopatia è conosciuta e diffusa in Italia. I dati della ricerca a campione commissionata da Omeoimprese, l’associazione delle aziende farmaceutiche omeopatiche, a Emg-Acqua parlano molto chiaro.
In base allo studio, l’80% degli italiani conosce la medicina omeopatica e il 17% - pari appunto a 9 milioni di persone - ne fa uso almeno una volta all’anno. La metà di questi ha un’età compresa tra i 35 e i 54 anni, è in prevalenza donna con il diploma come titolo di studio. Inoltre, si ricorre all’omeopatia più al Nord del Paese che al Sud: il 39% lo fa dopo averne sentito parlare da amici e parenti, mentre al 28% viene consigliata dal farmacista e al 20% dal medico di famiglia.
“Purtroppo un 12,2% degli italiani parla di omeopatia come di una medicina alternativa – spiega il presidente di Omeoimprese Giovanni Gorga, che ha ribadito la necessità di rivolgersi ai medici e non ai ciarlatani – Per noi si tratta di un dato molto negativo perché frutto di una continua disinformazione e di una campagna denigratoria nei confronti del settore che non aiuta a fare chiarezza e a diffondere corrette informazioni sul significato di omeopatia. È preoccupante che la percentuale di chi parla di medicina alternativa sia in crescita rispetto al 2017”.
Tra gli arti dati interessanti: il 62% di chi ricorre all’omeopatia lo fa per il raffreddore, il 34% per problemi dell’apparato respiratorio e allergie, il 31% per problemi digestivi, il 27% per dolori articolari o
muscolari, il 26% per problemi gastrointestinali, il 22% per l’insonnia, il 21% per l’emicrania, il 15% per disturbi agli occhi. Infine, 32 milioni di italiani credono che i rimedi omeopatici non siano dannosi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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