L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, nell'ambito della sorveglianza coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità, ha reso noto di aver individuato un nuovo ricombinante della variante Omicron diverso da XE e XJ. Nel Laboratorio di genetica e diagnostica molecolare dell'Ospedale dell'Angelo di Mestre sono state trovate delle sottovarianti di Omicron BA.1 e BA.2. ma con porzioni diverse del genoma. Nel ricombinante Veneto la prima metà circa del genoma appartiene alla variante BA.1 e la seconda alla BA.2, mentre nella variante XE la porzione BA.2 è più estesa e rappresenta circa il 60% del genoma.
Il virus è stato prelevato a marzo da un paziente veneziano ed è simile ai ricombinanti XJ identificati nel nord Europa, ma differente per alcune mutazioni e si distingue dalla variante XE, già nota ai ricercatori poiché ha causato più di mille casi in Gran Bretagna.
Dopo essersi accorti di questa anomalia, i ricercatori hanno cercato altri casi simili e all'inizio di aprile sono stati rilevati in altri due pazienti nelle province di Venezia e Padova.
Al momento non si conoscono le caratteristiche "fenotipiche del ricombinante identificato in Veneto perché ad oggi è stato caratterizzato solo geneticamente, e la continua sorveglianza genetica sarà strategica per capire
l'eventuale diffusione del virus sul territorio regionale".
Sequenziato nell'Ospedale dell'Angelo di Mestre (Venezia) un nuovo ricombinante della variante Omicron presente in Italia diverso da XE e XJ. E' il primo identificato in Veneto e comprende porzioni delle sottovarianti di Omicron BA.1 e BA.2. #ANSAhttps://t.co/7qLhWT3wqr
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) April 20, 2022
Già avviate le ricerche per identificare le cause che hanno portato alla nascita della variante con lo studio sugli ipotetici danni ai malati.
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