La legge di Darwin sulla selezione naturale ha trovato un'altra conferma: il pene degli uomini, nel tempo, si è modificato a seconda dei desideri delle donne.
Loretta Cormier è una professoressa di antropologia dell'Università di Alabama e nel corso dei suoi studia ha scoperto che il pene degli uomini è cambiato nel corso della storia. L'esperta ha spiegato al "The Telegraph" che alcuni uomini primitivi avevano nel fallo delle piccolissime vertebre e un osso, il baculum. Questa struttura rendeva la penetrazione molto difficoltosa, impediva alle donne di raggiungere l'orgasmo e i rapporti sessuali duravano qualche secondo.
Le donne hanno iniziato, così, ad accopiarsi solo con gli uomini che avevano il pene senza vertebre: in questo modo riuscivano a provare piacere durante i rapporti. Le femmine hanno selezionato il tipo di membro maschile che più dava loro piacere e ne hanno consentito il suo sviluppo. Il fallo, quindi, non è esclusivamente segno di virilità, ma è soprattuto il simbolo del piacere femminile.
Loretta Cormier ha anche sfatato un mito: le misure del pene non contanto. Nell'antichità le donne preferivano i membri piccoli e delicati tipici degli antichi greci, mentre quelli grossi caratterizzavano i barbari e i demoni.
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