Pronto soccorso a rischio collasso: registrati 2800 accessi ogni ora

Pronto soccorso sempre in affanno: si registrano ogni ora circa 2800 accessi, complice la scarsità di medici di base e strutture

Pronto soccorso a rischio collasso: registrati 2800 accessi ogni ora

I pronto soccorso rischiano il collasso. Sono sempre di più gli italiani che scelgono di sobbarcarsi le lunghe ore di attesa pur di risolvere un problema che considerano urgente. E il motivo risiederebbe nel fatto che i medici di base e di strutture scarseggiano. Come rileva un rapporto sul sistema sanitario italiano di Eurispes e Enpam, ogni anno un italiano su tre si è recato al pronto soccorso. Il dato è abnorme e rischia di portare il sistema al collasso.

Negli 844 pronto soccorso presenti sul territorio nazionale, ogni ora si registrano circa 2800 accessi. In totale si registrano dunque 24 milioni di visite ogni anno, il che signfica che circa un italiano su tre ci va almeno una volta all'anno, per rispondere a situazioni spesso targate sotto il codice verde. Questo provoca naturalmente "il crearsi di situazioni di affollamento che costringono il paziente a sostare nei corridoi o nelle sale d'attesa prima di poter accedere ai reparti, una volta che si sia liberato l'agognato posto letto". Inoltre, "l'eccessivo ricorso ai pronto soccorso genera paradossali aree di criticità in relazione agli spazi e alle dotazioni propri". In generale, poi, l'attesa per accedere al reparto va dalle 24 alle 72 ore.

Complice di questo dato allarmante è anche il fatto che l'Italia investe solo il 14,1% della spesa

pubblica per mantenere il proprio sistema sanitario, ovvero l'1,1% in meno rispetto alla media europea. In generale, si tratta del 7% del pil. Il paese che investe invece la quota più alta è l'Irlanda, che spende il 19,3%.

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