Si stima che la sua incidenza sia pari a circa un caso ogni 2500 individui. I soggetti più colpiti hanno un'età compresa tra i 20 e i 40 anni, anche se non si può escludere che possano ammalarsi bambini e anziani. La sindrome di Reiter è una patologia infiammatoria di origine infettiva i cui bersagli prediletti sono le articolazioni, gli occhi (congiuntivite) e l'uretra (uretrite). Se l'infiammazione è limitata alle articolazioni, si parla di artrite reattiva. Non si conosce ancora l'esatta causa di questa malattia. Si ritiene, tuttavia, che il processo infiammatorio sia innescato da due precise condizioni. La prima è l'infezione dell'organismo ad opera di specifici batteri che agiscono a livello intestinale, urinario o genitale. In particolare i microrganismi batterici sono: clamidia (trasmissione sessuale), salmonella, shigella, yersinia e campylobacter (trasmissione oro-fecale).
La seconda condizione consiste nel malfunzionamento del sistema immunitario del paziente. Come accade nella malattie autoimmuni, dopo qualche settimana dall'infezione, il sistema immunitario attacca in maniera del tutto inspiegabile organi e tessuti. Secondo alcuni scienziati esisterebbe anche una terza condizione di tipo genetico. Da alcuni studi è emerso che la sindrome di Reiter e l'artrite reattiva sono più frequenti negli individui portatori del gene HLA-B27. Non è noto tuttavia il meccanismo preciso con cui esso agisce. Anche se la patologia deriva da batteri che si trasmettono per via sessuale o attraverso cibi contaminati (via oro-fecale), non è affatto contagiosa.
I sintomi della sindrome di Reiter sono tipici di tre processi infiammatori (artrite, congiuntivite, uretrite) e si manifestano a distanza di 2-4 settimane dall'infezione batterica. L'artrite provoca dolore e gonfiore alle grandi articolazioni (ginocchio, caviglie). Spesso le algie sono percepite anche nella zona lombare, ai glutei, alle vertebre e ai talloni. I tipici segni della congiuntivite comprendono: arrossamento e dolore oculare, lacrimazione intensa, gonfiore alle palpebre e fotofobia. L'uretrite, invece, si accompagna a dolore e bruciore durante la minzione, necessità di urinare spesso, perdita di liquido dal pene o dalla vagina e, talvolta, sangue nelle urine. Altri sintomi meno caratteristici includono: febbre lieve, sensazione di fatica, afte, rash cutaneo, unghie fragili, dolore addominale e attacchi di diarrea.
Non esiste una cura specifica per la sindrome di Reiter. La terapia si propone alcuni obiettivi. Alleviare, innanzitutto, i sintomi. Eliminare completamente dall'organismo l'agente batterico responsabile e proteggere da ricadute e/o future infezioni. I medicinali maggiormente impiegati sono gli antinfiammatori, i corticosteroidi e gli antireumatici. Gli antibiotici, se somministrati periodicamente anche ad avvenuta guarigione, consentono all'individuo di evitare eventuali ricadute.
Fondamentale poi l'esercizio fisico abbinato a fisioterapia, affinché il paziente riacquisisca la mobilità articolare e la forza muscolare. Per prevenire la malattia è importante attenersi a due norme. Utilizzare sempre il condom durante i rapporti sessuali a rischio, conservare e cucinare gli alimenti nel modo appropriato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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