La scelta dell’acqua è fondamentale per poter preparare un tè buono e allo stesso tempo benefico. Se decidiamo di seguire il modo classico, quello cioè di adoperare acqua del rubinetto di casa, andremo a ottenere un ottimo tè, almeno per quanto riguarda il gusto. Ma, ahimè, non sarà lo stesso per le sostanze benefiche che la nostra tazza ambrata racchiuderà. Secondo uno studio condotto dalla Cornell University e pubblicato sulla rivista Nutrients, vi è una notevole differenza tra i due tè preparati. La ricerca ha interessato 100 volontari che hanno assaggiato le due preparazioni. L’unica differenza tra le due tazze era appunto data dall’acqua usata. Secondo i degustatori il tè verde creato con l’acqua di bottiglia appariva al gusto maggiormente amaro rispetto all’altro. Analizzando i due contenuti è però emersa una differenza sostanziale.
L’epigallocatechina gallato, una sostanza antiossidante che protegge il nostro corpo dai raggi Uv, risultava dimezzata nel tè preparato con acqua di rubinetto. Robin Dando, coautore dello studio ha spiegato che questo risultato doveva probabilmente dipendere dalla minore quantità di calcio, sodio, ferro, rame e magnesio. Dando ha poi precisato “Un’acqua filtrata riesce a estrarre meglio la sostanza. Più pura è l’acqua migliori sono quindi i benefici per la salute”. Senza tralasciare il fatto che in molte zone del nostro Paese l’acqua che scorre dai rubinetti è spesso troppo calcarea.
L’acqua minerale naturale è ideale soprattutto se ha un basso residuo fisso, meglio sotto i 50 mg/l, e un ph neutro, 7. Se poi vogliamo fare un tè perfetto ricordiamoci di non far bollire l’acqua, basterà che sia calda. Il rito delle 17 può finalmente iniziare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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