Tutta la verità sui cibi abbronzanti

Scegliere i giusti alimenti può aiutare l'abbronzatura, ma non sempre la relazione è così diretta: ecco tutta la verità sul cibo e la tintarella

Tutta la verità sui cibi abbronzanti

La tintarella parte dalla tavola: il cibo è infatti un toccasana per una colorazione graduale e salutare. Un mito che da sempre perdura e che accompagna l'arrivo dell'estate, guidando le scelte alimentari per agevolare un'abbronzatura veloce, a suon di carote e pomodori. Ma è davvero così? Quanto incide ciò che mangiamo sulla possibilità di abbronzarsi rapidamente? La verità si trova nel mezzo, come sempre, perché se da una parte in natura non sono presenti cibi dall'alto potenziale abbronzate, dall'altra si può attingere ai carotenoidi come valido supporto. Come anticipato, carote e pomodori possono agevolare la tintarella, stimolando indirettamente la produzione di melanina e proteggendo al contempo la cute. Come sostiene Andrea Ghiselli, presidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione e ricercatore del Crea di Roma.

In realtà questi cibi, più che stimolare l'abbronzatura, creano una sorta di schermo protettivo contro l'azione dei raggi UVA del sole, contrastando la fase ossidativa. L'assunzione di carote e pomodori agevola una maggiore idratazione del corpo e della cute, favorendo una risposta migliore ai raggi solari e impedendo scottature ed eritemi. Veri alleati contro l'azione negativa del sole, che possono supportare ma mai sostituire la presenza positiva della crema solare: vero mantello protettivo, utile a prevenire danni cutanei seri.

La scelta degli alimenti carotenoidi sicuramente può dare una mano, grazie all'alto valore come antiossidanti naturali: i pigmenti naturali che determinano la colorazione della frutta offrono supporto contro i raggi solari grazie alla presenza del licopene e del betacarotene. I cibi che contengono abbondantemente il licopene sono anguria, pomodoro, papaya e pompelmo rosa: tutti alleati contro invecchiamento e ossidazione. Il betacarotene lo si può trovare nel cavolo verde, nella carota, in spinaci, zucca, melone, lattuga e nelle albicocche. Ha un ruolo antiossidante e, nel frattempo, idrata il corpo.

I medici consigliano di ricaricare l'organismo in modo naturale, assumendo frutta e verdura senza aggiungere integratori, per non sbilanciare gli equilibri interni.

I prodotti dell'orto sono quindi ideali, ovviamente senza esagerare con i cibi contenenti betacarotene, per non virare la colorazione della cute verso il giallo/arancione. Alcuni fattori, però, possono incidere negativamente sulle riserve, dimezzando o annullando la presenza di carotenoidi, come ad esempio fumo, alcolici, inquinamento, virus e vita stressante.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica