Teatro San Babila 1-parrocchia San Babila 0. Segna un punto a suo favore la sala, diretta dal 2002 da Gennaro DAvanzo, sulla parrocchia gestita da monsignor Gandini che non intende rinnovare il contratto daffitto, in scadenza il 30 giugno prossimo. Non solo, il parroco aveva annunciato di aver contattato altre compagnie perché prendessero in gestione il teatro da 424 posti già dalla prossima stagione, dichiarandosi insoddisfatto della programmazione di DAvanzo, ex direttore artistico del dirimpettaio teatro Nuovo. «Al di là dei miei personali giudizi sugli spettacoli, scadenti, lintenzione della parrocchia - aveva dichiarato monsignor Gandini al Giornale il 23 aprile - è di stipulare un nuovo contratto con una nuova gestione. Vogliamo che il teatro torni a fare i classici come è nella sua tradizione». Cosa che non avverrà, almeno per questanno: il Tribunale di Milano ha rimandato la prima udienza per lo sfratto, prevista per il 20 maggio, al prossimo 17 dicembre. Ecco allora che i contratti per la stagione 2009-2010 sono stati firmati da DAvanzo, che domani presenterà la prossima stagione, da lui personalmente curata da sei anni a questa parte.
A favore del teatro si è mossa anche la presidente della commissione Cultura alla Camera, Valentina Aprea, che ha presentato uninterpellanza parlamentare al ministro Bondi sulla cosiddetta legge «salva-teatri». DAvanzo, infatti, aveva provato a ricorrere alla legge 9/07 che fissa una durata minima di nove anni per laffitto di immobili ad attività teatrali e la proroga tacita del contratto, perché firmatario di un contratto daffitto dazienda. Secondo DAvanzo infatti la sua situazione non era diversa: un immobile in locazione ad uso teatro. Ecco il motivo del ricorso al Tribunale. «Così si discrimina il mio teatro - denunciava -. La legge salva-teatri che ha appunto graziato il Nuovo dallo sfratto immediato non vale per tutti e questo non è giusto».
«La legge 9/2007 - scrive la Aprea nella sua interpellanza - tutela solo una parte, forse minoritaria, delle sale teatrali, escludendone alcune che pure hanno pari dignità e diritti. Infatti il testo fa riferimento solo alla locazione di immobile destinato ad attività teatrale, e non allipotesi dello stesso immobile ceduto ad altro titolo.
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