Federico Marchi
Quando l'arbitro fischierà l'inizio della partita, la Sanremese inizierà a scrivere una delle pagine più belle della propria storia. Alle 17.30 di oggi, allo stadio comunale di Sanremo, si giocherà la partita di ritorno della finale di Coppa Italia di serie C tra i matuziani ed il Gallipoli. All'andata i biancoazzurri di mister Musella persero per 1-0, su calcio di rigore, riuscendo comunque a contenere gli assalti dei pugliesi, che hanno già vinto matematicamente il proprio girone di campionato con un ampissimo vantaggio sulla seconda. «Il risultato è completamente aperto - ha detto il responsabile dell'area tecnica della Sanremese Antonio Sorano - La squadra deve giocare con la determinazione, ma anche con la tranquillità, che ha sempre dimostrato nei momenti topici. Dobbiamo è sapere che il gol può arrivare anche al '90, l'importante è pareggiare i conti con il risultato dell'andata. Poi incomincia un'altra partita, che può concludersi nei tempi regolamentari così come nei supplementari o anche oltre, ma guai a pensare ad un approccio dell'incontro con un assalto a Forte Apache».
La partecipazione alla finale è comunque un traguardo storico per la Sanremese che il prossimo anno, anche in caso di sconfitta, disputerà la Coppa Italia Tim con squadre di serie A e B.
Questa sera è stata infatti organizzata una festa, subito dopo la conclusione della partita, nella centralissima piazza Colombo. Alla presenza dei giocatori e della dirigenza, di entrambe le squadre, sarà festeggiato questo evento con musica, immagini e intrattenimento.
Fino a quel momento però la concentrazione dovrà rimanere massima. Tra i biancoazzurri gli unici indisponibili saranno l'infortunato Musella e lo squalificato Mosciaro. Ad assistere alla partita anche alcune vecchie glorie della Sanremese, considerate delle vere bandiere, come Umberto Amato storica ala biancoazzurra dal 1958 al 1972. «Il Gallipoli è una bella squadra, compatta, con tre attaccanti validissimi - ha detto - Nella partita di andata la Sanremese li ha però saputi tenere bene ed ha perso l'incontro solo per un calcio di rigore scaturito da un'incomprensione. L'importante sarà fare il primo gol. In ogni caso questa finale è un traguardo storico per la città di Sanremo, e già che ci siamo dobbiamo vincerla».
Intanto, subito dopo il triplice fischio di chiusura, si aprirà una nuova partita che però si svolgerà nell'aula consigliare di Sanremo. Durante il consiglio comunale, che inizierà alle ore 21, sarà infatti discusso un ordine del giorno, presentato dai consiglieri di minoranza Berrino, Bellini e Riotto, sull'ancora irrisolto nodo sponsorizzazione. La squadra del presidente Pianese, nonostante giochi dall'inizio dell'anno con la scritta «Casinò di Sanremo» sulle maglie, non ha infatti ancora ricevuto alcun compenso.
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