Sanremo - I poliziotti gli salvano la vita e lui, come "ricompensa", li prende a pugni e sberle. E' davvero sconcertante quanto accaduto, nella tarda serata di ieri, in carcere a Sanremo, dove un detenuto italiano quarantenne, disabile psichico e noto per il carattere particolarmente violento, ha tentato di suicidarsi legandosi una corda al collo. Un assistente capo della polizia penitenziaria e un sostituto commissario sono corsi in suo aiuto, cercando di calmarlo. A un certo punto, sono riusciti a levargli la corda, ma, una volta messo in sicurezza, lui ha reagito picchiando i due poliziotti. Ad avere avuto la peggio è stato l'assistente capo che è rimasto seriamente ferito ad un occhio. Portato in ospedale, è stato dimesso con prognosi di dieci giorni. Una decina di giorni fa, sempre a Sanremo, lo stesso detenuto aveva aggredito un ispettore, sferrandogli un calcio nelle parti intime, che quest'ultimo ha schivato per un soffio.
Ma non finisce qui. Prima di approdare a Sanremo lo stesso era stato associato prima alla casa di reclusione di La Spezia, poi al carcere di Genova, ma in entrambi i casi era stato trasferito per via di altrettante aggressioni. "Il carcere di Sanremo non è idoneo ad ospitare detenuti di questo genere - avverte il segretario regionale ligure del Sappe, Maurizio Galluzzo - ci vogliono strutture dedicate a chi soffre di problemi psichici, da noi tra l'altro manca il personale sanitario per assistere queste persone. Ogni giorno rischiamo la vita per mille e cinquecento euro al mese". Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario nazionale del Sappe, Michele Lorenzo, che ha annunciato lo stato di agitazione. "Sono mesi ormai - afferma - che il Sappe denuncia le precarie condizioni del carcere di Sanremo, dovute da una parte dal sovraffollamento; dall'altra dalla presenza di detenuti con problemi psichici, sia italiani che stranieri, che negli ultimi mesi hanno creato non pochi problemi".
All'origine del tentato suicidio di ieri, pare, il comportamento degli altri detenuti che lo avevano isolato, avendo saputo della recente aggressione a un poliziotto. Secondo la "legge" carceraria, infatti, atti di questo genere vanno condannati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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