Sbarchi, Maroni all'Ue: "Via ai pattugliamenti" Fini: "Uscire dall'Europa? E' una sciocchezza"

Il ministro dell'Interno ha scritto a Cecilia Malmstrom, commissario europeo per gli Affari interni, per sollecitare l'immediata entrata in vigore dei pattugliamenti volti a fermare l'afflusso di profughi, in particolare dalla Tunisia. Fini: "Fare a meno dell'Europa? Colossale sciocchezza"

Sbarchi, Maroni all'Ue: "Via ai pattugliamenti" 
Fini: "Uscire dall'Europa? E' una sciocchezza"

Roma - Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, torna a sollecitare l'Unione europea sul problema degli immigrati. Lo fa con una lettera scritta a Cecilia Malmstrom, commissario europeo per gli Affari interni. Nella missiva Maroni chiede l’immediata entrata in vigore del punto 5 approvato l’11 aprile scorso a Lussemburgo, sulle operazioni di pattugliamento per favorire lo stop all’afflusso di profughi, in particolare dalla Tunisia. Maroni sollecita l’applicazione del punto che prevede di "accelerare i negoziati con i Paesi della regione, ed in particolare con la Tunisia, in vista della conclusione di accordi operativi e l’organizzazione di pattugliamenti congiunti in collaborazione con le autorità tunisine e in applicazione di tutte le pertinenti convenzioni internazionalì, in base alla quale sarà possibile concludere le operazioni di "search and rescue" con il rimpatrio in territorio tunisino".

Coadiuvare la Tunisia Secondo il ministro dell’Interno, "tale dispositivo permetterà, se attivato immediatamente, di coadiuvare la parte tunisina nell’attività di prevenzione delle partenze degli immigrati dalle proprie coste e rappresenterà un deterrente anche per le organizzazioni criminali coinvolte nel traffico dei migranti".

Napolitano sulla legge italiana E a precisare autorevolmente la posizione italiana c’è da registrare una intervento del Capo dello Stato. "Nessuno può fare obiezioni a che si applichi, in Italia, una legge italiana", ha spiegato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rispondendo alla domanda di un giornalista slovacco sulla decisione di dare agli immigrati un permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari. "Il governo italiano ha preso una decisione sulla base di una legge del 1998 che regola l’immigrazione nel nostro paese", ha spiegato al termine dei colloqui con l’omologo slovacco Ivan Gasperovic. Questa legge "prevede che, di fronte ad eventi di eccezionale gravità si possa concedere un permesso di soggiorno per motivi umanitari" a chi è entrato nel territorio nazionale. Dopo il Consiglio dei ministri si è svolta una riunione della cabina di regia sull’emergenza immigrazione.

Il punto sui flussi migratori L’obiettivo, riferiscono fonti ministeriali, è fare il punto sui flussi migratori provenienti dalla Tunisia. Intanto, mentre a Lampedusa sono ripresi gli sbarchi, la Polizia di Campobasso ha arrestato due tunisini ospitati presso il centro di accoglienza di Campochiaro accusati di sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini della squadra mobile hanno infatti accertato che gli stessi avevano effettuato il trasporto di circa 100 cittadini tunisini, conducendoli dal porto di Sfax all’isola di Lampedusa tra il 24 e il 25 marzo 2011, in cambio del pagamento di una somma di circa 1.000 euro.

Fini: fare senza Ue? Sciocchezza L’Ue non sta attraversando un momento brillante, di fronte alla crisi libica, ma è una "colossale sciocchezza" pensare di poter fare a meno dell’Europa per fronteggiare problemi come quello dell’immigrazione. Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, incontrando il "parlamento regionale degli studenti" toscani. "Tornare indietro dall’Ue non si può. Non solo sarebbe velleitario, ma anche miope. Di fronte alle sfide globali, senza l’Europa unita non si fa niente". Fini ha aggiunto: "Avete visto le polemiche sugli immigrati... Dire 'facciamo da soli' è una colossale sciocchezza.

Se ti richiudi di nuovo in una logica autocratica ottieni ancora meno. Ma anche qui il tempo sarà galantuomo. L’Ue, pur con i suoi problemi, rimane un’enorme prospettiva. Guai a pensare di tornare ad una fase in cui alzi di nuovo il ponte levatoio e ognuno sta a casa sua".

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