
Pronti via, il conto alla rovescia è quasi finito: sabato sera al Teatro alla Scala prende il via la 34esima edizione del Festival Milano Musica (dal 26 aprile al 6 giugno, con 28 concerti sinfonici e da camera, di cui 5 rappresentazioni al Piermarini), titolo «Fiori, tempo, respiro 2025». Ebbene, la star di quest'anno è il compositore pisano Francesco Filidei, di cui verrà eseguito il «Requiem» per coro e strumenti, in prima italiana. Il concerto verrà dedicato alla memoria di Papa Francesco. Sulla scena ci saranno maestri di altissimo livello, l'Ensemble Intercontemporain con l'Ensemble vocale Les Métablones diretti da Léo Warynski; al pianoforte Dimitri Vassilakis. Diverse le musiche di Filidei che s'incontreranno, visto che la kermesse è incentrata sulla sua personalità artistica, che è considerata «tra le più rilevanti e originali» di questi anni. Ma vediamo anche alcuni altri appuntamenti, a breve (e compositori presenti nel programma).
Per gli amanti dell'avanguardia alla «francese», dalle ore 20 all'Elfo Puccini brani firmati dal grande Pierre Boulez. Venerdì 2 maggio, ancora intenso e interessante, un programma ancora alla Scala, con tre grandi compositori: oltre a Filidei (col «Cantico delle Creature»), Gervasoni, Kurtàg e Cattaneo. Lunedì 5 maggio l'appuntamento è all'Arsenale, dove si avrà la possibilità di scoprire (o riscoprire) altre firme contemporanee di serie A, come il compianto Fausto Romitelli (1963-2004); molto interessanti gli altri autori affrontati dall'Opificio Sonoro diretto Marco Momi (musiche anche di Sciarrino e Lanza). Dulcis in fundo, parlando sempre di Filidei, l'appuntamento scaligero di domenica sera.
Visto il compositore in pista, chi si aspettava, o si aspetta un lavoro di tipo radicale, magari sulla scia delle sue precedenti esperienze spettralistiche, beh, resterà sorpreso. Per la sua opera «Il nome della rosa» dal romanzo di Umberto Eco, in scena il 27 aprile ore 20 al Piermarini, Filidei, già allievo di Salvatore Sciarrino e frequentatore dell'Ircam di Parigi - stando a chi avrebbe sentito le prove generali - ha fatto la scelta di utilizzare linguaggi del Novecento storico, con un risultato sostanzialmente tonale.
Diverse le particolarità, nella mani del regista Damiano Michieletto.La kermesse racconta un mondo moderno e contemporaneo capace sempre di stupire per le sue evoluzioni (anche inaspettate) e per l'alta qualità, in tutti i sensi (www.milanomusica.org).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.