di Marcello Gamberale
Un incredibile putt dai 15 metri ha regalato allo svedese Richard S. Johnson il secondo titolo in carriera sul Tour europeo. Negli ultimi 12 anni è il secondo svedese a vincere il torneo di casa, coronando un sogno: “è una delle cose migliori che abbia mai fatto, è un torneo importantissimo per gli svedesi, non ho parole. È epico.” È stata una domenica faticosissima per i giocatori, partiti con quattro ore di ritardo causa pioggia e costretti a giocare su un campo ai limiti dell’impraticabilità. Il risultato è stato indeciso fino all’ultima buca, l’argentino Rafa Echenique chiudendo con un ottimo 69 prima che lo svedese finisse la difficile 17 e la 18, era quasi sicuro di un playoff. Johnson, che ha mostrato una freddezza esemplare nelle ultime buche, dopo un par alla 17 ha tirato un approccio sicuro a centro green alla 18, tutto sembrava suggerire uno spareggio quando il lunghissimo putt è entrato con i giri contati. I molti problemi avuti sui green del PGA Tour, circuito dove lo svedese gioca regolarmente dal 2006, quest’anno con risultati deludenti, sono stati dimenticati in un attimo. Vittoria storica 12 anni dopo il grande Jasper Parnevik. Intanto Edoardo Molinari ha fatto registrare l’ennesimo ottimo torneo, recuperando 5 colpi nelle seconde nove buche ha conquistato la terza posizione in solitaria. Un weekend positivo per il torinese che però torna a casa con qualche rimpianto: “ho sbaglito tantissimi putt, onestamente penso che avrei potuto vincere facilmente, ma questo è il golf, sono ancora fuori dal team di Ryder Cup, quindi ho bisogno di giocare bene negli ultimi due o tre tornei”. La conquista del secondo posto avrebbe regalato a Edoardo la quarta posizione nella classifica dei punti World Ranking per la Ryder scalzando l’inglese Luke Donald dai convocati di diritto, purtroppo non è successo anche perchè lo stesso Donald in gara in Canada ha conquistato un terzo posto. Ottimo torneo per il fresco Open champion Luis Oosthuizen, che ha confermato il grande stato di forma finendo quarto a parimerito con Brett Rumfold e Mark Brown. Il sudafricano, terzo a un colpo dai leader dopo tre giri, si aspettava una domenica migliore: “non ho giocato bene – ha commentato dopo un 73 – ho drivato male mettendo sotto pressione tutto il mio gioco”. Oosthuizen si concederà adesso una settimana di pausa per festeggiare a casa la conquista dell’Open Championship.
Disastroso invece il giro finale del co-leader dopo 54 buche K.J. Choi, subito out dal tee della 1 il sudcoreano ha abbandonato ogni speranza di vittoria alla buca 15 dove con due palle in acqa ha segnato un quadruplo bogey 9.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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