Non li aiuta neanche la metafora. Stiamo parlando di Prodi e compagni. Lunico ministero che è andato a Milano e alla Lombardia (era tempo che in un governo ce nera uno solo) è senza portafoglio. Si tratta del ministero per le Pari opportunità che avrà come ministro lonorevole Barbara Pollastrini dei Ds. Come direbbero gli amici leghisti, a Milano che dà la più alta quota parte di gettito fiscale allItalia, gli è toccato un ministero senza portafoglio. Sarebbe come a dire che non solo si trattengono la maggior parte dei soldi che prendono e non restituiscono neanche il portafoglio. Un ministero è al verde. Come inizio non cè male. Complimenti, Professor Prodi.
Per carità, non è che ci aspettassimo di meglio. Ma non mi pare che si possa dire che questo sia un governo, come ha detto un Prodi trionfante alluscita dellincontro col presidente Napolitano, che cerca la coesione sociale. Come si fa a cercare la coesione sociale in un Paese non riconoscendo alla sua regione più prosperosa neanche un ministro col portafoglio? Non ne facciamo una questione campanilistica né tantomeno localistica. Ne facciamo una questione legata al fatto che tutto il Nord più produttivo ha votato centrodestra, non centrosinistra.
E allora una malalingua potrebbe anche dire che i ministri, questo governo, li ha dati alle regioni che se lo sono meritato, cioè a quelle dove hanno ottenuto la maggioranza. Alle altre, come si dice, testa e lisca.
Altre cose sul governo Prodi purtroppo - temiamo - ci sarà tempo e luogo di dirle. Speriamo un tempo più breve possibile. Ma intanto come partenza non potevamo aspettarci di peggio. Non sappiamo francamente quali siano le idee che vorticosamente si agitano nella testa del professor Prodi al riguardo dellItalia da unificare, come dice lui. Così si comincia male. Non ricordiamo un governo così sbilanciato geograficamente come questo.
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