Schifani: "Voto anticipato sarebbe un trauma" Su Fini: "Imparziale e quindi non sfiduciabile"

"E' sempre un trauma per la democrazia il voto anticipato". A dirlo è la seconda carica dello Stato. Che difende Fini: "Per regolamento e Costituzione non è affatto sfiduciabile se esercita il suo ruolo con autorevolezza, imparzialità e professionalità, che gli viene riconosciuta"

Schifani: "Voto anticipato sarebbe un trauma" 
Su Fini: "Imparziale e quindi non sfiduciabile"

Gubbio - Il presidente del Senato, Renato Schifani, interviene sulla crisi politica. Lo fa con un richiamo preciso che ribadisce l'importanza della governabilità. E, toccando l'inevitabile tema delle elezioni anticipate, sottolinea: "Sono sempre un trauma per la democrazia". Interviene anche sul presidente della Camera. Ma in questo caso si smarca dalle polemiche. Il ruolo istituzionale, del resto, glielo impone.

Un trauma le elezioni anticipate "L’opinione pubblica chiede che venga realizzato il programma che ha votato - dice Schifani nel corso del suo intervento alla scuola di formazione del Pdl, a Gubbio -. Gli italiani non desiderano andare alle urne con cadenze troppo ravvicinate. Hanno già scelto con il loro voto il governo, il premier, la maggioranza che ritenevano meglio li potesse rappresentare e chiedono governabilità con l’attuazione del programma da loro votato. Ogni interruzione anticipata della legislatura è un evento traumatico e deve trovare motivazioni e cause e circostanze gravi e irreversibili". "Troppe tensioni dilaniano inutilmente il Paese - prosegue Schifani - che in questo momento ha bisogno di vedere risolti i problemi che la crisi economica ha posto sul tappeto".

Fini non è sfiduciabile Schifani interviene anche sul "caso Fini. Lo fa con molta cautela, limitandosi all'aspetto squisitamente costituzionale. E dunque non politico: "Per regolamento e Costituzione il presidente Fini non è sfiduciabile. Esercita il suo ruolo con autorevolezza e imparzialità che gli viene riconosciuta. Altre sono le valutazioni politiche su cui il presidente del Senato non interviene. Sotto il profilo costituzionale e regolamentare il presidente della Camera non può essere oggetto di sfiducia a meno che non si fosse macchiato di responsabilità delle quali non mi risulta essersi macchiato".

Mi batto per legislatura costituente Il presidente del Senato si è soffermato anche sul delicato tema delle riforme: "Mi batto da tempo perché questa sia una

legislatura costituente. Bisogna modernizzare lo Stato, ridurre il numero dei parlamentari, attuare il federalismo e semplificare l’attività legislativa. Il Paese ha bisogno di essere modernizzato, lo chiedono i cittadini".

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