Scarafaggi, perché gli insetti prediligono le strutture costruite dall'uomo alla natura

Hanno colonizzato il mondo già a partire dai secoli scorsi: ecco da cosa dipende la capillare diffusione degli scarafaggi, la loro resistenza ad habitat diversi e in che modo sono riusciti a viaggiare

Scarafaggi, perché gli insetti prediligono le strutture costruite dall'uomo alla natura
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Non sono soltanto "compagni" di viaggio abituali dei giorni nostri e di chi vive indifferentemente nelle zone di città o in campagna: gli scarafaggi (chiamati anche blatte) esistono da più di duemila anni e si sono diffusi capillarmente in tutto il mondo ben prima della globalizzazione e dei viaggi in aereo, navi e altri mezzi di trasporto. Dagli Stati Uniti all'Australia, dalla Scandinavia al SudAfrica, questi insetti sono presenti ovunque. Ma come è possibile?

Lo studio sugli spostamenti

A ricostruire i loro spostamenti, alcuni ricercatori hanno provato a risolvere quello che è considerato un vero e proprio mistero: sulla rivista Pnas, dove è pubblicato il lavoro portato avanti dall'Università di Stanford, spiegano che l'origine dello scarafaggio tedesco, Blattella germanica, è in parte enigmatica "perché è onnipresente in tutto il mondo nelle strutture costruite dall'uomo ma assente da qualsiasi habitat naturale". Anche se le prime testimonianze la vogliono presente già 250 anni fa nell'Europa centrale, i suoi antenati popolavano il mondo già ben prima con la Blattella germanica che "si è evoluta dallo scarafaggio asiatico Blattella asahinai circa 2.100 anni fa".

I risultati della ricerca

Per capire come gli scarafaggi abbiano percorsi migliaia e migliaia di chilometri nel mondo, il primo autore dello studio e i suoi collaboratori hanno esaminato ben 281 campioni di scarafaggi tedeschi provenienti da 57 siti in 17 Paesi diversi per studiare il loro Dna e capire quale possa essere stata l'evoluzione. "Il nostro scopo principale era mostrare come una specie può viaggiare con gli esseri umani e come la genetica può compensare la parte mancante dei documenti storici", ha affermato Qian Tang, biologo evoluzionista, ricercatore associato all'Università di Harvard e primo autore dello studio.

I dati hanno messo in risalto che questo scarafaggio esistente già oltre duemila anni prima si sia diffuso da India e Myanmar grazie al commercio e l'attività militare tra Asia meridionale, Medio Oriente ed Europa diffondendosi sempre di più verso ovest. Ma in che modo? Semplice, viaggiavano nei cestini da pranzo dei soldati, in quelli dei commercianti e in chissà quali altri "mezzi improvvisati" di trasposto dentro i quali si infilavano per poi uscire a migliaia di chilometri di distanza.

Pian piano, con queste modalità, la diffusione è stata sempre più capillare fino a trovare le prime tracce europee circa 270 anni fa come descrisse per la prima volta, nel 1776, l'esperto genetista svedese Carl Linnaeus. Lo studio ha poi scoperto che gli scarafaggi si sarebbero diffusi verso America del Nord e del Sud circa 120 anni fa.

Il ruolo del commercio transatlantico

"Gli insetti fanno parte del tessuto della cultura umana", ha dichiarato alla Cnn dottoressa Jessica Ware, curatrice della zoologia degli invertebrati presso l'American Museum of Natural History di New York City che non ha preso parte alla ricerca. "Sappiamo da molto tempo che le persone si spostano attorno a molte specie di parassiti. E sappiamo che le rotte commerciali transatlantiche probabilmente sono state le responsabili della diffusione degli scarafaggi tedeschi. Ma vedere effettivamente questo riflesso nella firma genetica di queste popolazioni, è stato molto emozionante".

Con il passare dei secoli, ecco anche la loro indesiderata presenza pure nelle case. Come hanno fatto a proliferare anche dentro le abitazioni? "Le cose che hanno permesso agli esseri umani di prosperare - impianti idraulici interni, riscaldamento interno - sono cose che hanno permesso anche agli scarafaggi di prosperare", ha sottolineato la Ware. "Creando fogne sotto le nostre città, non avremmo potuto fornire un buffet migliore".

La cosa incredibile, ancora in fase di studio, è il perfetto adattamento dello scarafaggio tedesco all'habitat dell'essere umano con una forte resistenza agli insetticidi "che non viene rilevata in molti altri parassiti", sottolineano i ricercatori.

scarafaggio tedesco
Mappa di spostamento dello scarafaggio tedesco

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