Puntate gli occhi all'insù: arriva la "Luna piena della neve"

Da questa sera occhi rivolti al cielo per osservare la Luna della neve: perché si chiama così e la particolarità che la caratterizza

Puntate gli occhi all'insù: arriva la "Luna piena della neve"
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Al tramonto del Sole ci aspetta uno spettacolo magnifico nel cielo: la cosiddetta Luna della neve toccherà il suo apice, ossia il plenilunio, nelle prossime ore (sorge alle 17.48) e sarà ben visibile fino al suo tramonto previsto per l'alba di domattina (ore 6.57), domenica 25 febbraio.

Perché è chiamata Snow Moon

Secondo l'Almanacco dei Contadini degli Stati Uniti, il nome deriva dal fatto che febbraio è, per eccellenza, un mese pienamente invernale: mediamente, infatti, è il mese più nevoso negli Stati Uniti secondo i dati del National Weather Service. Nel 1760, il capitano Jonathan Carver, tra i primi esploratori del Nord America, scrisse che il nome utilizzato per questo periodo era Snow Moon, "perché comunemente cade più neve durante questo mese che in qualsiasi altro mese invernale". Tra i nomi alternativi che diedero i nativi americani registriamo anche Luna dell'Aquila Calva o Luna dell'Aquila cosi come la Luna dell'Orso per ricordare il momento in cui nascono i cuccioli di orso.

Perché sarà una "microluna"

Se è vero che il nostro satellite raggiungerà la forma più grande e visibile, sarà comunque una "microluna" perché potrà sembrare più piccola del solito. Come mai? "Sarà un po' più lontana dalla Terra di quanto lo sia normalmente", ha dichiarato alla Cnn Rachel Klima, geologa planetaria ed esperta lunare presso il Laboratorio di fisica applicata della Johns Hopkins University a Laurel, nel Maryland. "Sarà più piccola del 10% rispetto al normale - ha aggiunto - Ma la maggior parte delle volte, quando le persone vedono una Luna davvero enorme, di solito è perché è bassa sull'orizzonte rispetto alla sua distanza effettiva dalla Terra", ha detto Klima. Niente paura: questa microluna sarà soltanto un po' più piccola rispetto alla Superluna (che è più grande del 14%) ma fino al 30% meno luminosa.

Come osservarla

Sarà l'ultima Luna piena invernale prima della prossima prevista il 25 marzo: gli esperti astronomi spiegano che il momento in cui la vedremo più luminosa nel cielo notturno sarà accanto alla costellazione della Vergine. Come sempre in questi casi, non è prevista nessuna attrezzatura speciale per la sua osservazione: a occhio nudo oppure con un binocolo "per coloro che desiderano vedere chiaramente le sue caratteristiche e i suoi crateri", ha detto la geologa. Anche in questo caso, inoltre, la differenza la farà il meteo: non sarà facile vederla da nord a sud a causa del maltempo ma, laddove le nubi concederanno una pausa, lo spettacolo sarà come sempre suggestivo e da non perdere.

Un altro segreto è recarsi in zone lontane dai centri abitati: l'inquinamento luminoso, in parte, potrà rendere meno brillante la sua osservazione. Chi non vorrà muoversi da casa potrà vedere, in diretta, l'evento che sarà lanciato sui social.

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