Scola: "Evento di popolo"

Ieri sopralluogo finale dell’arcivescovo. Il capo della Cei sicuro: "Le vicende e le inchieste romane non rovineranno questa festa"

Scola: "Evento di popolo"

«Un evento di popolo». Così l’arcivescovo, Angelo Scola, parla del VII Incontro mondiale delle Famiglie sull’Osservatore romano. «Già a partire dagli eventi messi a tema - dice - l’Incontro desidera proporsi quale un evento capace di entrare in dialogo con le esigenze fondamentali di ogni persona».
Ad accogliere il Papa al suo arrivo a Milano saranno le famiglie, che in questi giorni affollano le strade e le case della città, dove sono ospitate da migliaia di famiglie milanesi. Il Papa, a Milano da oggi a domenica, pronuncerà ben otto discorsi in tre giorni.
Serenità nonostante Vatileaks. Il cardinale Angelo Bagnasco (nella foto), presidente della Conferenza episcopale italiana, a Milano per il congresso teologico pastorale in Fiera Milano City, ha risposto «assolutamente no» a chi gli chiedeva se fosse preoccupato dalle ripercussioni dell’inchiesta vaticana sul clima di festa dell’Incontro: «Il popolo di Dio ha un istinto della fede, un senso profondo e radicato della fede, e di grande amore verso il Santo Padre, successore di Pietro, e per i vescovi che sono successori degli apostoli». Anche il cardinale Scola, nei giorni scorsi, ha invitato a «non generalizzare».
Scola ieri è stato al sopralluogo nell’area di Bresso che ospiterà la Festa di sabato sera e la Messa celebrata domenica 3 giugno alle 10 dal Papa. È salito sul palco durante la prova generale della Festa delle Testimonianze e ha salutato le maestranze e le famiglie che sabato sera dialogheranno con il Papa. Oggi Scola riceverà in dono dal ministero del Turismo di Israele una pianta di ulivo di Nazareth, simbolicamente piantata nel giardino dell’Eden che fa da sfondo al Congresso dei ragazzi.

All’adorazione eucaristica di questa sera alle 21, 30 in Duomo, guidata dal cardinale Elio Antonelli, “ministro” vaticano della Famiglia, parteciperanno i vescovi delle diocesi colpite dal terremoto: Roberto Busti (Mantova), Antonio Lanfranchi (Modena), Paolo Rabitti (Ferrara), Francesco Cavina (Carpi). Dalla Curia assicurano che saranno a disposizione dei fedeli molti confessori.

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