Bangkok - Sono le ultime immagini girate dallo stesso cameraman della Reuters Hiro Muramoto a raccontare la tragedia. Tutto ripreso. Durante gli scontri di sabato a Bangkok i militari vengono attaccati dalle camicie rosse. Scoppia l'inferno. Nelle immagini immortalate dalla camera di Muramoto si vede un'esplosione, almeno quattro restano feriti: la telecamera dell'operatore sarà restituita alla Reuters dagli stessi manifestanti. Il premier nipponico, Yukio Hatoyama, ha espresso il proprio dispiacere per la morte del cameraman giapponese annunciando di aver formalmente richiesto al governo thailandese "indagini adeguate" per far luce sul tragico episodio.
Le indagini in corso "La morte di Hiroyuki Muramoto è un fatto tragico e ho già chiesto al governo di Bangkok di investigare in maniera adeguata sulle cause dell’incidente", ha riferito Hatoyama ai giornalisti prima di imbarcarsi per Washington, in vista del vertice internazionale sulla sicurezza nucleare. Il primo ministro ha aggiunto di aver raccomandato all’esecutivo thailandese "ulteriori sforzi" per assicurare l’incolumità dei cittadini giapponesi nel Paese asiatico, teatro di violenti scontri tra manifestanti antigovernativi e forze armate.
Muramoto, 43 anni, cameraman dell’agenzia Reuters, è stato ucciso da un colpo di arma da fuoco al torace durante i sanguinosi scontri di sabato a Bangkok, che secondo l’ultimo bilancio hanno causato 21 morti e oltre 850 feriti. La famiglia di Muramoto, rappresentata dai genitori, la moglie e le due figlie, è partita domenica per la Thailandia, accompagnata da tre colleghi di lavoro del cameraman.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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