Alla scoperta dei vulcani preistorici tra arte, campagna e antiche tradizioni

Alla scoperta dei vulcani preistorici tra arte, campagna e antiche tradizioni

Vengono dritti dall'inferno. Il più antico ha 12 milioni d'anni, il più giovane «solo» 6mila. Qualcuno è perfettamente a pan di zucchero; qualcun altro ha la testa mozzata e termina piatto; altri hanno il capo imploso, un incavo come una tazza ricoperta di verde o colma di acqua azzurra; altri ancora portano incisi lungo il corpo profondi ramages, ricordo delle colate di lava. Vulcani. A perdita d'occhio. In un contesto unico, maestoso e dolce, verde sempre, con i grandi «occhi» chiari dei laghi in vetta. L'Alvernia (Auvergne) è una realtà unica non solo in Francia (centro-sud), ma in Europa. Quattro ore d'auto da Torino, 20 minuti dall'aeroporto di Lione, e si è avvolti in una realtà che poco ha concesso alla cementificazione. Villaggi rurali omogenei nell'architettura bassa con tetti a lastre «millefoglie», i fonoliti (dicono che sotto la pioggia «cantino»), e pietre granitiche o vulcaniche, chiese romaniche di abbagliante bellezza, castelli che bucano il paesaggio come in un libro di favole pop-up, accoglienti chambres d'hôtes sprofondate in una campagna e in un silenzio perfetti. Come - in questo itinerario che da est sale a nord, e che ha per bussola la strada del pellegrinaggio per Santiago de Compostela - La Fougal (+33.4.71596664) a St.-Jeures, 4 camere e la cordialità di Jean-Pierre e Martine. Siamo su un altopiano a 800 m, ma non se ne ha la percezione; vicino, il vulcano Pic-du-Lizieux, 12,7 milioni d'anni, 1400 m. La Vallée de Lignon è sinonimo di cavalli con criniere bionde, mandrie al pascolo, cervi incoscienti che attraversano la strada, abeti, laghetti. E St.-Front con una chiesa romanica che non ti aspetti, il gallo-segnavento accanto alla croce. Bigorre, case in pietra e fiori rossi, prelude alla perla vulcanica dell'area, patrimonio Unesco, Puy-en-Velay, crocevia di pellegrinaggi, ancorata a una rupe basaltica, e abbracciata da due speroni aspri su cui si aggrappano la statua della Vergine e la chapelle St.- Michel. Una cattedrale ampliata nel Mille: 4 campate che sembrano costruite nel vuoto (uniche al mondo) le danno un effetto di straniamento; il chiostro e la raccolta di paramenti in oro ed ex-voto. Ancora: 130 palazzi rinascimentali, strade con edifici medievali, negozi come la Fromagerie, tutta azzurra, in rue Medicis, o i tradizionali pizzi al 40 rue Raphael e i libri antichi al 27; il «quartiere della cattedrale» è un museo all'aperto che copre un millennio. Cucina raffinata da Tournayre, in una casa rinascimentale (da 25 euro).
A Chavaniac il magnifico Castello Lafayette è visitabile in quasi tutte le sue sale allestite con pezzi autentici; intorno, un giardino dell'Eden. Lungo la strada si stagliano formazioni di basalto, canne d'organo esagonali strette tra loro. L'Allier scorre trasparente e avvolge a ferro di cavallo Lavoute-Chilhac, borgo-monastero con la chiesa del '400. Fuori le mura, quella romanica di St.-Cyr, il campanile come una colombaia. Lungo l'Allier, gole e castelli punteggiano il paesaggio fino a Léotoing, dove i Quantin ricevono nel loro Moulin du Bateau, 4 ampie camere e un giardino sul fiume (+33.4.71765707). Sul panoramico altopiano Chadecol, lavorano il ceramista Gentil, padrone di antiche tecniche, e Marie, che dipinge mobili e terrecotte come nel Rinascimento. Blesle è un capolavoro medievale che si dipana attorno alla chiesa-abbazia del 9° sec., legata al monastero di Cluny. Le case, un tempo abitate dalle abbadesse, sono in perfetto stato. Il Museo della Cuffia espone 700 copricapi degli ultimi 300 anni.
Una volta zona di vigneti, poi flagellati da parassiti, ora l'Alvernia vanta pochi produttori come i Sauvat a Boudes (+33.4.73964142), che vinificano ottimi vini barricati. Ci si inoltra a piedi nella Vallée des Saints, 6,5 km, una fonte d'acqua calda salata, 20 tipi di orchidee e un ventaglio di formazioni geologiche dal bianco al rosso, tinta che caratterizza il Sentiero delle Fate, pinnacoli basaltici con un finale pietroso «a cappello».
Il cammino per Santiago passa da Issoire, cresciuta attorno all'abbazia di St.-Austremoine, capolavoro romanico. Pietre vulcaniche e calcaree le regalano una speciale policromia. In rue Barbiziole, ecco Remy, maitre chocolatier, e Alain Epie, che tiene viva la tradizione di galoche e sabot, zoccoli in legno e cuoio (75-90 euro).

Poco lontano si staglia Montpeyroux, villaggio a nido d'aquila protetto da una torre militare, dal cui camminamento si dominano i vulcani. Sembra di essere al centro di una tela dove tutto è armonia e forza insieme. (www.alvernia-turismo.it; www.rendezvousfrance.com; voli AirFrance a/r Mi-Roma-Lione da 75 euro, www.airfrance.it).

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