Scozia, fermati dalla polizia per un bacio sulla guancia

Nella cittadina scozzese di Dunfermline, una giovane coppia è stata cacciata dal ristorante per un innocente bacio sulla guancia

Scozia, fermati dalla polizia per un bacio sulla guancia

Quando Robbie Mullen ha stampato un bacio sulla guancia della sua fidanzata Natalie non poteva certo immaginare che sarebbe stato allontanato dal ristorante in cui stava mangiando e fermato dalla polizia per "comportamenti inappropriati". L'episodio si è verificato nella cittadina scozzese di Dunfermline. Il gesto d'affetto tra due fidanzati ha suscitato le ire di un terzo avventore del locale, che ha chiesto al personale di provvedere a uno spostamento dei tavoli. Al prevedibile rifiuto della coppia, racconta Mullen al quotidiano inglese Daily Mail, sono arrivati quattro agenti di polizia che hanno scortato i due all'esterno, spiegando che non erano graditi all'interno del locale. "È ridicolo, è solo un bacio sulla guancia", si lamenta l'uomo, che insieme alla fidanzata stava pranzando anche con il figlio di lei, di cinque anni.

Proprio per poter badare al bimbo, che si stava divertendo nell'area giochi, Natalie e Robbie si sono seduti a un tavolo comune insieme a un altro uomo. Quando quest'ultimo è stato raggiunto dalla moglie, Natalie si è subito accorta che la donna era infastidita dalla loro presenza: "Quando mi sono sporta per ricevere un bacio sulla guancia dal mio fidanzato, la donna ha lasciato cadere coltello e forchetta, dicendo che era disgustata e che si era seduta cercando di pranzare in tranquillità con il marito. Poi ci ha ingiunto di lasciare il tavolo."

Quindi, visto che Mullen e la fidanzata hanno ignorato la protesta, la donna si è rivolta allo staff del locale, che a propria volta ha chiamato la polizia "per una lite tra clienti": all'arrivo degli agenti, Mullen è stato condotto nel retro di un furgone della polizia. Natalie racconta ancora al Mail: "Si sono offesi profondamente solo perché Robbi mi ha baciata sulla guancia, ma questo posto è pieno di famiglie. E noi eravamo lì proprio in quanto famiglia. Ero assolutamente agghiacciata, e mio figlio di cinque anni era pietrificato, mi chiedeva cosa avessimo fatto".

Dalla

catena che gestisce il ristorante, però, affermano di non avere proprio nulla da ridire sul comportamento dello staff, che ha risposto alle proteste dei clienti per un comportamento della coppia "offensivo e inappropriato".

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