Qualche giorno fa aveva rapinato, senza armi, 30 euro di monetine in una banca. «Un ladro anzianotto, avrà su e giù 60 anni» dichiararono i testimoni. Lui sembrava svanito nel nulla. Non sapeva che la polizia lo seguiva da tempo, non immaginava di essere diventato un rapinatore «seriale», cioè con caratteristiche ben precise. Ad Alberto Galdiolo, 61 anni, le pattuglie in moto «Nibbio» dellUfficio prevenzione generale (Upg) della questura, al momento dellarresto, attribuiscono sicuramente due rapine in banca e una in un negozio di scarpe, ma sospettano sia responsabile di ben nove episodi del genere. Ad arrestarlo è stato, dopo averlo riconosciuto, un sovrintendente fuori servizio, mentre portava a spasso il figlioletto in passeggino. Così, una volta in questura, davanti a una pizza e con la voce tremolante demozione, ha raccontato la sua storia. Ha spiegato di quando era uno scrittore milanese che si adoperava per il terzo mondo, dirigeva una rivista e anche un blog.
«Poi i viaggi e la separazione da mia moglie e, conseguentemente, dai miei figli, mi portarono a fermarmi, in uno stato di forte depressione, in Madagascar - ha spiegato - Lì ho conosciuto una donna.
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