Solo il 7,6% va a scuola in bici. E se un terzo di chi oggi si sposta in moto o in auto potrebbe cambiare idea se le strade fossero più sicure, il 51% risponde che non la userebbe a prescindere. Una percentuale che scende al 38% - ma è comunque forte - tra chi utilizza bus e metropolitana. I milanesi del futuro checchè se ne dica non amano particolarmente spostarsi con le due ruote o almeno oggi lo considerano un mezzo ancora rischioso. In compenso, circa il 63% «la maggior parte delle volte» va a scuola con i mezzi e il 17,8% a piedi, il 4,5 ci va sia in auto che in bus, solo il 4,8 con l'auto privata e l'1,5 in moto. Sono i risultati del questionario «In che modo vai a scuola? La mobilità vista dagli studenti delle superiori» sottoposto dalla Consulta provinciale studentesca (Cps) a 10.458 ragazzi, 4.568 residenti nel Comune di Milano, ed è sui residenti che concentriamo l'analisi. Il coordinatore della Commissione Ambiente e Mobilità sostenibile la Consulta, Emilio Pellizzari, ha consegnato all'assessore alla Mobilità Arianna Censi e alla vicesindaco Anna Scavuzzo nei giorni scorsi durante il «Forum Mobilità» i dati e una sintesi dei problemi e delle proposte. Intanto, la fotografia. Circa il 38% percorre tra i 2 e 5 chilometri per andare a scuola, il 23% tra 2 e uno e il 13,9 ancora meno, un altro 16,9% copre 8-10 km, il 5,1 tra 15 e 20 e l'1,6% oltre i 20 km. Quanto tempo ci impiegano? Il 32,5% tra 10 e 20 minuti, il 13,8 meno di 10, il 25% circa tra 20 e 30 minuti, l'8% tra 45 minuti e un'ora e solo l'1% oltre. Il 51% di chi usa auto o moto non passerebbe alla bici se fosse più sicuro, il 31,5% sì e il 16,9 a volte. C'è un'ampia fetta che il Comune potrebbe convincere. Tra quel 65% che usa i trasporti pubblici aumentano i possibilisti. Chi risponde che non userebbe lo stesso la bici scende al 38,9 e sale al 35% chi farebbe cambio. Deve far riflettere anche la risposta data da chi si sposta in moto o in auto a un'altra domanda: «Useresti il trasporto pubblico se impiegassi circa lo stesso tempo»? Sì il 40%, a volte il 30%. Un altro dato che colpisce: il 52% risponde si sentirsi sempre al sicuro durante gli spostamenti scolastici ma il 40,7% «qualche volta no» e il 6,5% «spesso no». Per chi si sposta con i mezzi i problemi di sicurezza emersi dal questionario sono «molestie» e «presenza di borseggiatori. Le proposte: aumentare le corse nell'ora di punta su alcune linee e i controlli quando i mezzi sono poco frequentati. Chi si sposta a piedi o in bici chiede al Comune di «migliorare l'illuminazione e imbiancare i sottopassi pedonali della zona nord est di Milano in modo da migliorare la sicurezza reale e percepita, anche attraverso l'inserimento di telecamere» e «realizzare nuovi sottopassi e cavalcavia pedonali e ciclabili. Per correre meno rischi in bici, «creare una rete di percorsi sicuri, radiali e circolari». Gli studenti segnalano la difficoltà dei mezzi a rispettare gli orari (e si ripercuote ovviamente sul loro ingresso a scuola): per velocizzare i bus chiedono nuove corsie riservate, divieto di utilizzo per i taxi negli orari di punta, riduzione del numero di fermate delle linee di forza quando distano meno di 200 metri e non servono da interscambio. Per muoversi in sicurezza in bici propongono di realizzare 4 piste circolari complete, la Darsena-Duomo «pedonalizzando un tratto di via Olmetto» e Quartiere Forlanini-Duomo sull'itinerario Corsica-22 Marzo o Piranesi-Anfossi. E sui mezzi chiedono più controlli anti furbetti.
Il lavoro di ricerca tra i coetanei «è utile a far emergere chiaramente un punto di vista non sempre considerato - commenta Scavuzzo-. Dobbiamo proseguire, anche pensando a nuove forme di confronto con gli adolescenti».
E Censi sottolinea che i dati sono «utile per comprendere le esigenze dei ragazzi. Sono i più virtuosi, visto che oltre il 60% a Milano va a scuola con i mezzi e un altro 30% si sposta a piedi o in bici. Concordo con molte loro proposte».
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