Buongiorno, è un orianista che sta scrivendo. Fino a ieri non lo sapevo, ora lo so. Ma facciamo un passo indietro: questa notte sono entrato in diverse room di Twitter (che ora è X, mi devo abituare), quelle che mi venivano suggerite, quelle che c'erano aperte in Italia insomma. Sono andato per curiosità, perché non avevo sonno, per vedere di cosa parlano le persone normali, per lo più i giovani.
In una stanza parlavano in 435. Mica pochi. Solo che mi sono reso conto subito che parlavano del Grande Fratello, cosa di cui me ne fregava meno di zero. Quindi cambio spazio, nome room «Quattro chiacchiere in libertà», ma non faccio in tempo a entrare che vengo immediatamente cacciato perché era sempre una room sul Grande Fratello e mi avevano visto nella precedente stanza, colpa gravissima: «Buttatelo fuori, è un orianista!». Mi stavo chiedendo cosa fosse entrato, un orianista? Cos'è? Un insetto? Un ragno? Un altro animale? Uno di qualche strana setta? Poteva essere interessante. Ma subito ho capito che ce l'avevano con me. L'orianista ero io. «Cosa sono?». «Un orianista! Non fare il furbo coso» mi dice una specie di casalinga disperata e inviperita. Lì per lì ho pensato di aver sentito male, forse avevano detto «un onanista»: erano lettori delle mie opere! Era un modo per salutarmi. O forse dei miei haters, mi ha chiamato coso, la tizia... Invece avevo sentito bene. «Sei seguace di Oriana! Ti abbiamo visto di là!». «Di là? Ma dove? Ma Oriana chi, la Fallaci?». «Dagli orianisti! Falla che? Parli di falli? Sei un troll? Cacciatelo!». Si è alzato un coro: «Fuori l'orianista!» Se fossi stato lì mi avrebbero messo al rogo come una strega nel Cinquecento, come un nero catturato dal Ku Klux Klan. A questo punto sono andato su Google a cercare cosa sia un orianista. Primo risultato: «Orianista moderata in difesa di Oriana Marzoli». Ah, ci sono pure i moderati. Ma chi cavolo è Oriana Marzoli? Primo risultato: «Oriana Marzoli chiarisce una volta per tutte: non sono tornata con Daniele per visibilità».
Decido di fare un altro tentativo, entro in un'altra room, popolata da duecento persone che avevano come hashtag #donnalisi. Ho ascoltato un po', non ci ho capito niente. Tutti comunque molto appassionati nella discussione, livello di istruzione molto basso, congiuntivi non pervenuti, e comunque Donnalisi di qua, Donnalisi di là. Alzo la manina virtuale, mi danno la parola e chiedo: «Scusate, chi è Donnalisi?». Non mi intendo di calcio ma ero sicuro che il calciatore si chiamasse Donnarumma. O forse era quella canzone degli anni Ottanta che faceva «Donnalisi to me»? No, vado a controllare, era «don't come easy», non Donnalisi.
Nel frattempo mi stanno insultando tutti. «Ma chi è questo imbecille? Uno scrittore?». «Volevo solo sapere chi è Donnalisi...». «Tu saresti uno scrittore? E che scrivi se non sai di Donnalisi, la coppia più famosa?». «Donnalisi è una coppia?». «Cacciate questo ignorante!». «Guardate, vi ho pinnato sopra chi è... un sedicente scrittore...». Che mi hanno fatto? Mi hanno pinnato? Nuova ricerca su Google. «Pinnare» è quando uno posta qualcosa in alto nella room. «Con quella faccia fai lo scrittore?». Prima che mi caccino loro gli urlo: «Sono un orianista! Addio!» e me ne vado da solo. Guardo l'ora, sono le due del mattino, chiamo il mio amico genio informatico che lavora in Lussemburgo, so che è sveglio, gli domando: «Ciao Ago, mi fai un favore? Mi controlli che room sono aperte da te su Twitter?». Agostino Agnero controlla: in una parlano di intelligenza artificiale, in un'altra di cambiamento climatico, poi altre di guerra in Ucraina, di Elon Musk, tutte molto popolate. «No è che qui ci sono solo room... sai cosa è un orianista?». «Cosa?». «Lascia stare, 'notte». Morale della favola, non so chi sia Donnalisi, e che scrittore sono se non conosco queste cose. Devo studiare. Iniziando da Donnalisi, la famosa coppia.
Intanto so che sono un orianista di merda. Non è poco. Potrei tornare nella room degli orianisti. Ma qualcuno mi avrà visto nella room #donnalisi. Alla fine mi metto a chattare con ChatGPT, meglio l'intelligenza artificiale.
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