Se teatro fa rima con Uovo

Al via da giovedì a domenica l'ottava edizione del festival internazionale di Arti performative. in cartellone artisti internazionali, prime nazionali, il vincitore del premio Ubu. Il 24 marzo Sentieri Selvaggi esegue l'opera integrale di David Lang

Da giovedì a domenica 21 marzo, si terrà a Milano l'ottava edizione del Festival Uovo, manifestazione internazionale che ospita le espressioni più curiose e innovative delle performing arts. Il festival è promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune.
Dalla sua prima edizione nel 2003, Uovo performing arts festival ha presentato oltre 250 artisti, per un totale di 75 spettacoli, 46 prime italiane e 16 compagnie per la prima volta in Italia, provenienti da più di 15 paesi (Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Svizzera, Belgio, Gran Bretagna, Austria, Olanda, Danimarca, Norvegia, Svezia, Islanda, Giappone, Stati Uniti, Canada, Iran, Thailandia).
Il festival ospita quest'anno 12 artisti provenienti da Gran Bretagna, Germania, Francia, Croazia, Belgio, Svezia, Italia, con 8 prime italiane e 3 coproduzioni. Apre la rassegna il 18 marzo, al Teatro dell'Arte, la compagnia Gob Squad (Germania/Gran Bretagna), con Super Night Shot, una delle performance più acclamate degli ultimi anni, creata ad hoc per la città ospitante. Una performance live su multischermo, girata nelle strade di Milano, un'ora prima dell'inizio dello spettacolo, con quattro videocamere a infrarossi, poi sincronizzate simultaneamente nella proiezione in teatro. Un mix di cinema e teatro, capace di mescolare tecniche e linguaggi con maestria e originalità.
Il 18 e 19 marzo, sempre al Teatro dell'Arte, l'artista fotografa Linda Fregni Nagler (Italia/Svezia) presenta Conscious/Unconscious, video realizzato con i bambini della classe quarta del Convitto Nazionale Pietro Longone di Milano. L'opera è il risultato finale di un laboratorio condotto in aula e in camera oscura ispirato alle pratiche della fotografia surrealista quali il collage, l'astrazione, i cadavre-exquis, i rayogrammi.
Al DiD studio, il 19, 20 e 21 marzo, va in scena in prima assoluta, La prima periferia di pathosformel (Italia), vincitrice del premio Ubu come compagnia rivelazione. Il lavoro parte dalla costruzione artigianale di tre modelli anatomici che riproducono nel dettaglio le possibilità di movimento di tutte le membra e giunture umane.
Il 20 e 21 marzo, alla Triennale, in anteprima, una nuova tappa di Cinquanta urlanti quaranta ruggenti sessanta stridenti dei Dewey Dell (Italia) con la coreografia di Teodora Castellucci Il 20 e 21 marzo, al Teatro dell'Arte, Some performances di Sara Manente, Ondine Cloez e Michiel Reynaert (Belgio): videoinstallazione ispirata ad alcune storiche performances dal 1950 al 2000 basata su video, testi, immagini. Vincitore del Fringe First e dell'Herald Angel Award al festival di Edimburgo 2009, Internal, della pluripremiata compagnia Ontroerend Goed (Belgio), al Teatro dell'Arte il 20 e 21 marzo. Uno spettacolo per cinque performer e cinque spettatori alla volta.


Il 24 marzo e 25 marzo Uovo collabora a due iniziative: l'esecuzione integrale di Child di David Lang a cura dell'ensemble Sentieri Selvaggi e il nuovo progetto coreografico .MOV di Ariella Vidach/A.i.E.P (Italia).
Per informazioni: uovoproject.it, tel. 3488039149

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