Vancouver - Il processo al serial killer canadese entra nel vivo. Un agente federale avrebbe strappato e
messo al sicuro la confessione che da anni molti aspettavano. Robert William Pickton
(57 anni) "Willy",
avrebbe ucciso ben 49 donne, ma c'è il sospetto che l'uomo sia responsabile della sparizione di altre decine
di donne: in totale 63, di età compresa tra i 20 e i 40 anni, quelle misteriosamente
scomparse a Vancouver senza lasciar traccia tra la fine degli anni Ottanta e il 2001. Ci sono voluti oltre 104 tra antropologi, esperti in archeologia e
riconoscimento di ossa umane per far luce sulla lunga serie di omicidi avvenuti in quella che
è stata ribattezzata la "fattoria degli orrori", dove sono state passate al setaccio tonnellate di
terra ed escrementi di maiali e rinvenuti frammenti di ossa, denti, teschi.
Di 31 donne sono state rintracciate tracce di Dna all'interno della fattoria.
Il caso giudiziario pertanto non è affatto chiuso ed è per questo che il giudice della Corte
Suprema del British Columbia, James Williams, ha deciso che Pickton deve essere
processato separatamente: in questo primo dibattimento si farà luce su soli sei omicidi, in un
secondo processo "Willy" comparirà invece alla sbarra per altri 20, tutti relativi a donne
scomparse le cui tracce si sono perse nella zona di Vancouver Downtown Est.
Gli omicidi sarebbero stati rivelati dal più famoso serial killer
del Canada che non sapeva di parlare, in realtà, con un poliziotto sotto copertura.
È questo il primo colpo di scena in quello che la stampa ha già ribattezzato come il "processo del
secolo" in Canada, un evento giudiziario e mediatico seguito in tutto il paese e che per un anno
vedrà 240 testimoni sfilare per far luce sull'agghiacciante storia dell'agricoltore del terrore.