Quante volte capita di dover affrontare un viaggio in treno o in aereo, anche di poche ore, e domandarsi all’infinito nei giorni precedenti cosa poter fare per non annoiarsi? Spesso. Infatti, bisognerebbe trovare il giusto modo per far passare il tempo senza lasciarsi sopraffare dalla noia. Ecco che accorre in nostro aiuto il bacino inesauribile delle serie tv. Naturalmente, iniziare una serie tv è sempre un dilemma e, soprattutto, se si tratta di una di quelle serie infinite con molte stagioni e tantissimi episodi. Per questo motivo, si potrebbe optare per una miniserie dalla durata molto più breve da guardare tutta d’un fiato.
Cosa sono le miniserie
Spesso, ci si lascia ingannare dalla durata di un serie per valutarne la qualità. Niente di più sbagliato, dal momento che nell’epoca d’oro delle serie tv sono tantissimi i prodotti di grande interesse. Una miniserie è una via di mezzo tra una serie tv e un film: dalla durata relativamente breve, presenta una sola stagione con pochi episodi e spesso nel cast vanta anche degli attori straordinari.
Ecco qui di seguito una lista di alcune miniserie da poter guardare quando si è in viaggio.
Unorthodox
Tratta dalla storia che la scrittrice Deborah Feldman ha raccontato nella sua autobiografia entrata nella lista dei bestseller del New York Times, la miniserie Netflix racconta la storia di “Etsy” (interpretata da Shira Haas), una diciannovenne alle prese con la ricerca della sua libertà.
La storia ci catapulta nella New York dei giorni nostri e più precisamente, nel quartiere di Williamsburg, a Brooklyn. È lì che vive la protagonista, Esther "Etsy" Shapiro, un'adolescente che sente attorno a sé il peso delle regole della comunità chassidica ultra-ortodossa di cui fa parte. È a questo punto che - a seguito di un matrimonio combinato che peggiora ulteriormente le cose - la giovane sceglie di scappare a Berlino abbandonando il suo vecchio stile di vita alla ricerca della felicità; tuttavia, il passato sembra inseguirla.
Unorthodox, mettendo in scena la crisi dell’identità e dei valori di “Etsy”, induce alla riflessione sulle differenze di genere e sulle credenze religiose. Con un’attenzione rigorosa nel riprodurre gli usi, i costumi, le abitudini e le tradizioni della comunità religiosa chassidica, racconta un mondo lontano dalla nostra realtà, riuscendo a rendere il desiderio di libertà della protagonista un qualcosa di estremamente vicino.
Durata: 4 episodi da 52 minuti circa.
Unbelievable
Ispirata agli eventi reali riportati nell'articolo vincitore del premio Pulitzer, An Unbelievable Story of Rape, la miniserie racconta la storia di Marie Adler, interpretata da Kaitlyn Dever, una ragazza di appena 18 anni vittima di stupro.
Quando l’adolescente, con diversi traumi psicologici alle spalle, sporge denuncia alla polizia, nessuno le crede. Gli amici, i familiari e i detective mettono in dubbio la sua sincerità. A dare speranza alla giovane, a migliaia di chilometri di distanza, le investigatrici Grace Rasmussen e Karen Duvall (interpretate rispettivamente da Toni Collette e Merritt Wever) che contattano Marie mentre indagano su due casi misteriosamente simili di stupro e violenza domestica. È così, che le tre donne mettono insieme le loro forze per potere catturare quello che sembrerebbe essere uno stupratore seriale.
A dirigere gli episodi le candidate all’Oscar Susannah Grant e Lisa Cholodenko. Unbelievable è una miniserie che mette in scena una storia agghiacciante che ha per sempre segnato la condotta della polizia americana nella gestione dei casi di violenza. La miniserie, candidata ai Golden Globe nel 2020, riesce ad affrontare con estrema precisione e cura un tema molto delicato.
Durata: 8 episodi da 50 minuti circa.
La regina degli scacchi
Impossibile non avere visto La regina degli scacchi. La miniserie, targata Netflix, porta la firma di Scott Frank e Allan Scott e si basa su un romanzo di invenzione di Walter Tevis, The Queen’s Gambit.
È un romanzo di formazione che vede come protagonista la straordinaria Anya Taylor-Joy nei panni di Beth Harmon. Quest’ultima è una ragazzina cresciuta in un orfanotrofio negli anni ’50 che scopre di avere un incredibile talento, quello del gioco degli scacchi. Tuttavia, la protagonista è dipendente dai tranquillanti che lo Stato somministrava ai bambini come sedativi. Nonostante ciò, Beth riesce a superare sé stessa e a conquistare il mondo competitivo degli scacchi.
La miniserie è diventata un vero e proprio cult grazie alla scenografia, ai costumi, alla fotografia che hanno reso al meglio l’atmosfera degli anni ’50 e ’60 ed è riuscita a scavalcare i pregiudizi riguardo ad un’attività tradizionalmente praticata molto di più dagli uomini.
Durata: 7 episodi da 50 minuti circa.
Little Fires Everywhere
Una miniserie tutta al femminile che vede Reese Witherspoon e Kerry Washington nei panni rispettivamente di Elena Richardson e Mia Warren. Little Fires Everywhere, realizzata per Amazon Prime Video, si basa sull’omonimo bestseller di Celeste Ng e porta la firma delle due attrici protagoniste anche nella produzione.
Già trasmessa negli Stati Uniti per la piattaforma Hulu, ruota attorno alle figure di due donne molti forti che vengono messe a confronto incarnando due diversi stereotipi. Da una parte, Elena, una giornalista che per amore dei suoi 4 figli ha rinunciato alla carriera, ma non alla ricchezza e allo sfarzo e per questo, vive con il marito avvocato in una villa lussuosa; dall’altra, invece, l’artista afroamericana Mia, una madre single e senza fissa dimora che trascina la figlia da un luogo ad un altro. Il loro rapporto verrà messo a dura prova quando Izzy (interpretata da Isabelle Marie), la figlia minore di Elena, viene affascinata dall’artista, mentre la figlia di Mia, Pearl (Lexi Underwood), viene sedotta dalle comodità e dalle sicurezze della “mamma e donna perfetta”. Entrambe, però, nascondo dolori, debolezze e soprattutto segreti…
Little Fires Everywhere è in grado di affrontare in un’unica stagione diverse tematiche dal razzismo, alla maternità, alla giustizia sociale, al femminismo all’emancipazione; con un connubio perfetto, la miniserie è in grado di regalare molte emozioni e di risultare accattivante per una vasta gamma di pubblico.
Durata: 8 episodi da 55 minuti circa.
Inventing Anna
Dall’ideatrice di Grey's Anatomy e Scandal, Shonda Rhimes, Inventing Anna è una produzione Netflix ispirata ad un articolo del New York Magazine dedicato alla storia vera della truffatrice Anna Sorokin.
La miniserie ha al centro le vicende di Vivian Kent (interpretata da Anna Chlumsky), una giornalista che inizia ad indagare sul caso di Anna Delvey, un’ereditiera tedesca, molto famosa su Instagram, che fingeva di essere innamorata dei protagonisti della scena sociale newyorkese ai danni delle loro tasche; infatti, rubava loro il denaro. A fare da traino al racconto, il legame di amore-odio che si crea tra Anna e Vivian che nel frattempo, cerca di risolvere il più velocemente possibile il più grande mistero che aleggia sulla città di New York: chi è davvero Anna Delvey? Una grande truffatrice newyorkese o è semplicemente il nuovo ritratto del sogno americano?
Inventing Anna è uno straordinario intreccio di finzione e realtà esattamente come recitano le prime parole della miniserie: "Tutta questa storia è completamente vera.
Tranne che per le parti assolutamente inventate". È un ritratto di un personaggio femminile ambizioso affascinante e intrigante, ma allo stesso tempo ambiguo; il tutto in un mix di potere, sesso e intrighi.Durata: 9 episodi da 60 minuti circa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.