Accuse di violenze per Russell Brand. E Paramount+ cancella il suo programma di cabaret

Un vero e proprio tornado si è abbattuto sul comico inglese. 4 donne lo accusano di violenza sessuale. I fatti risalgono al 2006

Accuse di violenze per Russell Brand. E Paramount+ cancella il suo programma di cabaret
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Sappiamo fin troppo bene che il mondo della comicità sta attraversando periodi bui. Nell’epoca del politicamente corretto è praticamente impossibile far sorridere senza indignare il pubblico. Ci sono professionisti del settore, però, che resistono nonostante quanto sta accadendo in America e nel resto del mondo. Ma quello che è successo nel corso degli ultimi giorni a Russell Brand ha dell’incredibile. L’attore comico e presentatore britannico di 48 anni (ex compagno di Katy Perry) finisce nella bufera dopo che su di lui sono cadute delle pesanti accuse di stupro, violenza sessuale e psicologica da parte di 4 donne. La notizia, lanciata da sito della NBC News, ha fatto il giro del mondo e si è abbattuta come un tornado sulla carriera del comico.

Difatti, martedì, sul catalogo americano di Paramount+ - nuovo colosso dello streaming che da un anno è disponibile anche nel nostro paese -, alla luce di queste accuse su Russell Brand, si è vista costretta a rimuovere lo speciale di cabaret dal titolo Live in New York City. Da quel che sembra, il programma è rimasto poche ore in streaming – come afferma il sito web di NBC News – per essere poi prontamente rimosso per evitare un danno “di immagine al nuovo cabale ondemand”. La Paramount, infatti, vuole prendere le distanze dalle accuse. Accuse che, da parte del comico, vengono rigettate e rimandate al mittente. A far scattare la denuncia è stata un’inchiesta portata avanti dal Sunday Times e da Channel 4. Le quattro donne che sarebbe state violentate, affermano che i fatti si sono ripetuti dal 2006 al 2013 con una certa assiduità. Una di queste all’epoca aveva 16 anni e le altre hanno accusato la celebrità britannica di abusi fisici, psicologici e intimidazioni sessuali.

Russell Brand in un video del 15 settembre pubblicato su X, attraverso Youtube, fa sapere che lui è estraneo ai fatti e parta di un "attacco coordinato" contro di lui. Intanto la sua carriera pare già condannata. Solo Netflix non ha rimosso un suo show dal catalogo ma la situazione non è facile. È delle ultime ore, inoltre, il fatto che Il Met Police di Londra ha ricevuto la denuncia di un altro caso del 2003 e sono arrivate anche le prime conseguenze economiche per Brand.

YouTube ha deciso di sospendere la pubblicità dai canali e la BBC ha dichiarato di aver rimosso alcuni contenuti con Russell dalla sua piattaforma di streaming iPlayer e BBC Sounds, dopo aver "valutato che ora sono al di sotto delle aspettative del pubblico". E pure l’agenzia del comico ha interrotto i rapporti lavorativi. Non resta che attendere de capire come si evolverà la vicenda ma il finale pare che sia già scritto.

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