Il documentario "letale"

Il gioco messo in scena dalla Morgan con i suoi giganteschi occhioni verdi è quello del mockumentary

Il documentario "letale"
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L'ironia britannica è spesso all'acido solforico, proprio per il suo essere gelidamente feroce. Armata di un nonsense folgorante. Basti pensare all'immortale potenza dissacrante dei Monty Python. É la radice da cui si sviluppa la nuova Poison Ivy nata sotto l'ombra del Big Ben. Si chiama Philomena Cunk (ovvero la comica Diane Morgan, nella foto) ed è la più folle e demenziale documentarista che si sia mai vista. Per rendervene conto niente di meglio della serie Cunk on Heart e del film Cunk on Life su Netflix. Il gioco messo in scena dalla Morgan con i suoi giganteschi occhioni verdi è quello del mockumentary: il falso documentario in cui chiede a veri professori universitari ed esperti di ogni tipo cose sulla storia umana o del pianeta completamente folli e mutuate dalle peggiori idiozie reperibili in rete.

L'effetto comico e demenziale è totalmente straniante. Come quando spiega che le pitture preistoriche sono nate dalla guerra tra gli uomini e le mucche. A non ridere, vedendo il risultato, possono essere solo tutti coloro che sono stati colpiti dal tanto dilagante analfabetismo funzionale.

Nella serie il politicamente corretto non passa nemmeno nei paraggi. E quindi troverete anche ogni forma di maleducazione e concetto inappropriato. Sì anche sulle religioni Islam compreso. Però non è mai turpiloquio gratuito, semmai caricatura della volgarità del presente.

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