Franco Di Mare, cos'è lo stato di servizio chiesto dal giornalista per il mesotelioma

Dopo la rivelazione sul tumore terminale, Franco Di Mare ha polemizzato con i vertici Rai del passato che gli hanno negato lo stato di servizio

Franco Di Mare, cos'è lo stato di servizio chiesto dal giornalista per il mesotelioma
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La battaglia che Franco Di Mare sta conducendo non è solo contro il mesotelioma ma anche contro la burocrazia e la vecchia dirigenza Rai. Il giornalista lo ha detto chiaramente nel corso dell'ultima puntata di Che tempo che fa, quando ha rivelato per la prima volta di avere un tumore terminale causato dalle particelle di amianto. Tra il 1995 e 2005 Di Mare è stato inviato di guerra per il Tg2 e poi per il Tg1 e in una delle missioni compiute - tra Bosnia, Kosovo, Somalia, Afghanistan e aree del Golfo - potrebbe avere respirato amianto, che lo ha fatto ammalare.

Mesotelioma, malattia professionale

Per il mesotelioma non ci sono cure, ma il giornalista continua a combattere la sua battaglia affinché i suoi diritti di lavoratore vengano riconosciuti. Per l'Inail le vittime di mesotelioma hanno diritto a un indennizzo o rendita. Infatti, questo tipo di tumore è riconosciuto come malattia professionale totalmente invalidante. Eppure, la vecchia dirigenza Rai non gli avrebbe rilasciato lo "stato di servizio", il documento che attesta e certifica le missioni di guerra effettuate da Franco Di Mare quando era sotto contratto con la Rai.

La denuncia di Franco Di Mare

"Quando mi sono ammalato ho chiesto di avere lo stato di servizio, con l'elenco delle missioni, per supportare la diagnosi", ha raccontato da Fabio Fazio il giornalista e conduttore di Frontiere, proseguendo nel suo racconto: "Ho mandato almeno dieci mail, dall'ad al capo del personale. Nessuna risposta. Con alcuni prendevo il caffè ogni mattina. Ero un dirigente come loro, direttore ad interim di Raitre". Nonostante l'insistenza, il giornalista non avrebbe ricevuto alcuna risposta. "Io chiedevo solo alla Rai lo stato di servizio, che è un mio diritto. Così posso provare a chiedere alle associazioni di categoria che cosa si può fare. Invece sono spariti tutti", ha denunciato Di Mare in televisione.

Cos'è lo stato di servizio

Per ottenere il riconoscimento della malattia professionale, il datore di lavoro ha un ruolo chiave, perché deve attestare che il dipendente ha lavorato in un ambiente contaminato dall'amianto. Nel caso specifico di Franco Di Mare, si tratta dell'elenco delle missioni di guerra che ha affrontato nel corso degli anni.

Senza l'attestato di servizio, l'Inail potrebbe rigettare la richiesta di indennizzo presentata dal giornalista. Allo stato attuale dei fatti, la richiesta di risarcimento danni sembra essere sospesa in attesa del responso proprio dell'Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro.

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