È stata una tra le serie più chiacchierate dell’anno che ha dovuto affrontare diversi problemi prima, durante e dopo le riprese. Tanto da spuntare accuse di comportamenti impropri sul set, di scene troppo forti per un pubblico televisivo e molto altro ancora. Al suo debutto al Festival del Cinema di Cannes – dove sono stati proiettati in anteprima i primi due episodi – il pubblico è stato scandalizzato da questa storia così cupa sul mondo della musica di oggi. Ma, nonostante ciò, è stato premiato da una pioggia scrociante di applausi. Ora The Idol debutta in tv e arriva anche in Italia – su Sky e NowTv – in concomitanza con la programmazione della HBO. Forse, un solo episodio è riduttivo per poter valutare nella sua completezza una serie che ha tanto da dire, da raccontare e da mostrare, ma al netto delle aspettative, l’incipit di The Idol convince a pieni voti. Non solo per la sua regia così pacata e a tratti melanconica, ma per la sua storia così potente e indiscreta che ha la sagacità di criticare, aspramente, tutta l’industria musicale contemporanea.
La serie porta la firma di Sam Levinson, lo stesso creatore di Euphoria, e di Abel Tesfaye, conosciuto per essere il vocalist dei The Weekend. Entrambi hanno tratteggiato un dramma complesso, evocativo, quasi concettuale che mette in scena un racconto nudo, crudo e sboccato sull’entourage (e non solo) di una nascente stella del pop in cerca del suo posto del mondo. La release è impeccabile e i contenuti sono forti, proprio com’era trapelato in rete, ma questo dettaglio non in influisce sulla release finale. Anzi, è il particolare aggiunto che trasforma The Idol in quella che – potrebbe essere – una tra le serie tv più controverse dell’ultimo anno.
Sguardo dolceamaro sull’industria musicale
Jocelyn è una star amata da tutti. Una vera e propria pop idol. Dopo un esaurimento nervoso e dopo la morte della madre, la giovane è sparita dalle scene musicali per cercare di rimettersi in sesto. E, una volta uscita dalla clinica riabilitativa, è pronta a tornare a cantare con nuovo singolo, un album e un nuovo tour che è già da tutto esaurito. La storia è da qui che prende le fila. Da una parte troviamo Jocelyn che si trova in una condizione da emarginata, costretta a mostrarsi come una donna forte quando in realtà ha molte fragilità che si riflettono sul lavoro; dall’altra parte c’è il suo entourage che cerca di sfruttare la nuova immagine di Jocelyn solo per fini commerciali. Fino a quando sui social non compare una sua foto compromettente che fa cadere tutto il castello di carta che Jocelyn aveva costruito attorno al suo cuore. È in club poi che conosce il bel Tedros. Tra i due sono scintille, nel vero senso del termine, ma il nuovo arrivato nasconde bene i suoi panni sporchi e la giovane pop idol non può immaginare quanto possa essere difficile ritrovare se stessa in un mondo di squali.
Una storia di fama e di perversioni
Si era intuito che fosse una serie scabrosa fin da quando è trapelato in rete il primo trailer. Ma non bisogna fermarsi solo su quest’aspetto anche perché, si sa, chi è abituato a vedere (o conoscere) i prodotti offerti dalla HBO, è consapevole del fatto che non sono affatto edulcorati né nelle scene né su gli argomenti. E The Idol non è da meno. Però, oltre le scene di nudo e il linguaggio poco forbito si legge tutto il significato intrinseco della storia. La serie vuole essere una critica, aspra e crudele, al mondo della musica contemporanea e una satira sui fenomeni delle pop idol che, da tempo, sono presenti sul panorama e che dominano le classiche di gradimento. Ciò che traspare è un’immagine lugubre, oscura, dove non ci sono né vinti né vincitori, in cui si rincorre solo il mero guadagno e si rincorre il “like” facile sui social. Una storia, quella di The Idol, che inconsapevolmente, gioca con il sogno stesso delle giovani cantanti che rincorrono il successo e la popolarità senza pensare (e immaginare) cosa nasconde quel mondo fatto di lustrini e di paillettes. E, quanto avviene a Jocelyn, vittima della sua stessa fame di soldi e di notorietà, fa emergere un ritratto inedito e per nulla perbenista di tutto ciò che dietro un’etichetta discografica.
Lily-Rose Depp: è nata una stella
A funzionare e a rendere più veritiera la storia è proprio il personaggio di Jocelyn. Ed è Lily-Rose Depp, figlia di Johnny e Vanessa Paradis, a prestare il volto a questa donna così volubile e così insicura. Già nota al grande pubblico, di recente tra l’altro è stata co-protagonista in L’uomo Fedele di Lous Garrel, è con The Idol che debutta (ufficialmente) nel panorama televisivo di oggi. Un debutto in grande stile, perché la giovane figlia d’arte ha tutte le capacità per imporsi nel mondo dello spettacolo. Ha fascino, ha bellezza e ha talento da vendere. È bastata una sola immagine per capire tutte le sue potenzialità, e di sicuro, con lo scorrere della narrazione, la bella Rose Depp regalerà ancora tante emozioni.
Scene forti ma…
A far parlare, come già affermato, sono proprio le scene un po' piccanti che sono presenti in The Idol. Scene che, però, non sono gettate così a caso nella storia ma hanno il loro senso logico. E, proprio in merito a queste scene forti, è stata Lily-Rose Depp a cercare di spigare il motivo della loro presenza. In un’intervista a Film-News.com rivela: "Jocelyn è una performer nata e questo si estende a ogni aspetto della sua vita, non solo a quello professionale. Il modo in cui il pubblico la percepisce è il suo tentativo di esprimersi – aggiunge -. L’occasionale nudità del personaggio rispecchia fisicamente la nudità che vediamo emotivamente in lei". E sull’impatto che Jocelyn possa avere sui giovani ha idee ben chiare. "Penso che viviamo in un mondo molto sessualizzato e lo vediamo nella musica pop e in altri aspetti - ammette -. Con questo show ho avuto modo di pensare su chi sia Jocelyn come persona, su ciò che prova e su quello che vuole raccontare".
Oltre le critiche c'è (molto) di più
Una serie da tenere d’occhio che, di sicuro, farà molto parlare di sé. Ci sarebbe tanto da dire sull’essenza stessa di The Idol. È qualcosa che va ben oltre lo spettacolo, le scene forti è tutto il resto.
E’ un prodotto unico nel suo genere perché gioca con gli stessi prismi del sogno americano, e mette in scena un incubo a occhi aperti sexy e conturbante, puntando il dito su tutto ciò che c’è dietro il mondo della musica e su tutto quello che il pubblico non vede.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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